La Stampa 4 luglio 2008, Vittorio Sabbadin, 4 luglio 2008
Flirtare a Londra? La Stampa 4 luglio 2008 Sally Taylor, una studentessa di Oxford, lo ha raccontato al «Daily Telegraph», perché davvero non le era mai accaduto prima: aveva conosciuto un ragazzo che l’ha invitata a cena, è stato carino e ha saldato il conto
Flirtare a Londra? La Stampa 4 luglio 2008 Sally Taylor, una studentessa di Oxford, lo ha raccontato al «Daily Telegraph», perché davvero non le era mai accaduto prima: aveva conosciuto un ragazzo che l’ha invitata a cena, è stato carino e ha saldato il conto. Ma quando lui ha saputo che non ci sarebbe stato un secondo appuntamento, le ha mandato a casa la ricevuta, chiedendole di pagare il suo 50 per cento. Un piccolo episodio, ma non così insignificante. L’amore al tempo della crisi sta cambiando le regole, e nessuno può più permettersi fare il gentleman alla vecchia maniera: sempre più giovani con sempre meno soldi a disposizione vogliono essere sicuri di investirli bene, quando invitano una ragazza. Il «Telegraph» li ha definiti con una brutta ma efficace espressione i «cashtrati», maschi privati della loro migliore arma di seduzione: il contante. Una ragazza ha raccontato di un banchiere cileno che era abituato a maneggiare miliardi, ma che il credit crunch ha ridotto a mal partito. Ha comprato una pizza da Domino’s, una bottiglia di «plonk» (termine che indica il vino peggiore) nel negozio all’angolo e l’ha intrattenuta nella cucina di casa. Addio alle cene romantiche da Rules, Bibendum o Simpson: gli unici ristoranti che hanno visto aumentare clienti sono le catene italiane di Carluccio e di Strada, dove si mangia a un buon livello spendendo poco. Uno dei trucchi ormai più usati è quello di fare scegliere il ristorante alla ragazza: soprattutto al primo appuntamento, non oserà puntare sulla gamma alta. Poiché per fare un pieno ci vogliono ormai 80 sterline, più di 100 euro, anche i viali dell’amore sono meno trafficati del solito e le utilitarie da città stanno prendendo il posto delle 4x4 e delle spider. Addio pure alle prime file nei teatri del West End, che facevano molta impressione ma non stanno più nel budget, mentre i multiplex hanno sostituito i cinema di Leicester Square, dove un biglietto costa quasi 20 euro. «Gli appuntamenti stanno diventando sempre più costosi - ha rilevato Chris Martin, un direttore marketing -. Se stai cercando la ragazza giusta per te, vuole dire che ne dovrai incontrare molte: a 100 sterline alla volta uno ci pensa bene prima di uscire. Io sono stato fortunato a trovare la mia compagna, ma non vorrei proprio dovermela cercare di questi tempi». Molti giovani che lavorano nella City, preoccupati di entrare nella lista degli esuberi (si prevedono migliaia di licenziamenti), hanno smesso di cercare flirt e si concentrano ora notte e giorno solo sul lavoro. Chi ha perso il posto o ha visto i propri guadagni decurtati fa l’elenco delle loro spese mensili e depenna quelle di cui può fare a meno. Anche la voce «ragazze» è spesso cancellata da una croce, insieme ai week end fuori Londra, al nuovo I-pod e al televisore in alta definizione. «Sarà brutale dirlo - ha commentato William Foster, che lavora in una compagnia di new media - ma ora si mettono su un piatto le proprie necessità e sull’altro quanto costa soddisfarle e se ne vale la pena. Non sarà romantico, ma è così». Secondo Peta Heskell, che si è inventata lo strano mestiere di insegnante di flirt con il sito flirtcoach.com, non tutto è perduto. «Lo scambio tra uomini e donne di denaro, cene e regali per il sesso fa parte del processo biologico. Se ora ci sono meno soldi, gli uomini potranno sempre adottare una valuta afrodisiaca diversa. L’umorismo, la comprensione, l’impegno, il romanticismo verbale potranno diventare le nuove Ferrari dei moderni romanzi sentimentali». Non ci vorrà molto a convincere i maschi. Ma bisogna che qualcuno lo dica alle ragazze. Vittorio Sabbadin