Corriere della Sera 3 luglio 2008, Giulia Ziino, 3 luglio 2008
La «regina degli avari» lascia 8 miliardi ai cani. Corriere della Sera 3 luglio 2008 Era già diventata famosa, post mortem, per aver lasciato dodici milioni di dollari (poi ridotti a due dal giudice) al suo cagnolino maltese
La «regina degli avari» lascia 8 miliardi ai cani. Corriere della Sera 3 luglio 2008 Era già diventata famosa, post mortem, per aver lasciato dodici milioni di dollari (poi ridotti a due dal giudice) al suo cagnolino maltese. Ma Leona Helmsley, multimiliardaria americana scomparsa, a 87 anni, nell’agosto 2007, ha fatto molto di più: ha lasciato il suo intero patrimonio – un impero immenso, valutato tra i 5 e gli 8 miliardi di dollari – al «benessere e alla cura dei cani». Lo hanno rivelato solo ora al New York Times due testimoni oculari, rimasti anonimi, che assicurano di avere letto il testamento di Leona. E di aver visto una fortuna sfacciata devoluta totalmente alla razza canina. Niente di strano, visto che con quella umana l’anziana miliardaria non è mai stata molto tenera. In vita (i suoi dipendenti, costretti anche ad imboccare il maltese, la detestavano) e in morte: Leona ha diseredato due dei suoi quattro nipoti – «Loro sanno perché » ”, poi risarciti dal solito giudice, lasciando agli altri due 10 milioni ciascuno con la minaccia di dimezzare il malloppo se non rispetteranno l’obbligo di recarsi ogni anno sulla tomba della nonna firmando un regolare registro di visite. E dire che erano in tanti a sperare di mettere le mani sul patrimonio della Helmsley, messo insieme con il marito Harry, morto nel ’97, ricchissimo proprietario di catene alberghiere: un fratello, quattro nipoti, dodici bisnipoti e un esercito di collaboratori e sottoposti. Ma a spuntarla saranno i cani, almeno nelle intenzioni della benefattrice. Il testamento, infatti, dice che i gestori del fondo della Helmsley possono distribuire le quote a loro discrezione. Dunque potrebbero decidere di destinare i soldi ad un fine diverso da quello canino, anche se un simile tradimento delle ultime volontà della signora potrebbe creare loro qualche problema legale. Verosimilmente a beneficiare del denaro sarà qualche associazione come la Lega per la prevenzione delle crudeltà sugli animali che abbia programmi dedicati ai cani abbandonati o vittime di violenze. Secondo le due talpe del New York Times, la Helmsley in un primo tempo aveva destinato parte del patrimonio ai poveri e parte ai cani decidendo poi di depennare i primi ad esclusivo beneficio dei secondi. Una scelta in linea con il carattere bizzarro della signora, famosa per i suoi capricci e per le frasi a effetto. La più famosa («Le tasse le pagano solo i poveracci») la pronunciò mentre era sotto processo, nel 1989, per evasione fiscale. Un peccatuccio da 1,2 milioni di dollari che le costò una condanna a 18 mesi di carcere e il soprannome di «Regina degli avari» quando si venne a sapere che lei ed Harry (sposato in terze nozze nel ’72) spacciavano l’arredamento della loro tenuta in Connecticut come spese aziendali. Eppure Leona, che all’apice del suo successo fu proprietaria anche del leggendario Empire State, negli ultimi anni aveva cercato di redimersi devolvendo somme ai familiari delle vittime dell’Undici settembre e ai sopravvissuti di Katrina. Poi, alla fine, l’affetto per Trouble, viziatissimo maltese bianco (il suo nome significa «guai»), e per i suoi fratelli meno fortunati ha prevalso su tutto. Sempre che il giudice non decida di non ribaltare tutto. Nel frattempo il neomiliardario Trouble, raggiunto da minacce di morte, paga 100 mila dollari l’anno per spese di sicurezza. Due zampe o quattro, i soldi non fanno la felicità. Giulia Ziino