La Repubblica 3 luglio 2008, ERNESTO ASSANTE, 3 luglio 2008
Elettronica divisa tra lusso e low cost. La Repubblica 3 luglio 2008 Il mercato dell´elettronica di consumo, dopo molti anni di crescita a due cifre, sta subendo un forte rallentamento
Elettronica divisa tra lusso e low cost. La Repubblica 3 luglio 2008 Il mercato dell´elettronica di consumo, dopo molti anni di crescita a due cifre, sta subendo un forte rallentamento. Gli acquisti delle famiglie di prodotti audio video, fotografia e Information Technology sono cresciuti tra il 2000 e il 2007, secondo Bankitalia, del 19,5%, arrivando alla fine dello scorso anno a quota 24,3 miliardi di euro, a fronte in questo caso di un tasso deflativo del 6,4%. Le cifre del 2008 parlano invece di una crescita dello 0,8, di crollo delle vendite dei lettori mp3, di cali vistosi nelle autoradio, delle videocamere, dei pc da tavolo, dei televisori a tubo catodico. «C´è una contrazione dei consumi che si accompagna in molte categorie del nostro settore ad una drastica discesa dei prezzi», sottolinea Pierluigi Bernasconi, Ceo di Mediamarket, la prima catena di elettronica di consumo in Europa con 705 megastore, con i marchi Media World e Saturn, e la seconda a livello mondiale che, con un fatturato 2007 pari a 2.084 milioni di Euro e un organico di oltre 7.100 collaboratori, rappresenta la principale realtà del settore in Italia. «C´è una minore propensione a certi tipi di acquisto. Naturalmente non è così in tutti i settori del nostro comparto, tengono benissimo i grandi elettrodomestici, vanno bene anche i piccoli, ci sono settori ancora in crescita, come quello dei navigatori satellitari, seppure in termini molto ridotti rispetto al passato e quello delle tv a grande schermo, che cresce ancora ma ha visto dei cali di prezzo del 20, 30 % in un anno. E poi settori in cui la stagnazione è pesante, come quello dell´audio. Per i lettori mp3, ad esempio, l´onda importante è passata e il mercato è praticamente saturo. Ed è poi è molto pesante la contrazione dell´audio domestico». Il mercato dell´elettronica di consumo vale circa 15 milioni di euro. A fare la parte del leone sono ancora i televisori, con il 29% del mercato, e i computer, che rappresentano il 23% del totale. Ma una quota importante è anche quella della telefonia, che rappresenta circa il 19% dell´intero mercato. I pezzi venduti crescono più del valore assoluto del mercato con una conseguente riduzione del prezzo di vendita. «In termini di unità vendute il settore dei cellulari è ancora in crescita, ma il fenomeno si è accompagnato a un forte calo dei prezzi», dice ancora Bernasconi, «a valore, quindi, il settore non è in crescita. Ma il fenomeno più interessante è quello della polarizzazione: si vende molto il prodotto molto sofisticato oppure l´entry level, sono svuotate le vendite dei prodotti intermedi, che hanno subito infatti una forte diminuzione di prezzo. E la stessa cosa accade nel campo dei computer: c´è un orientamento sulla piccola dimensione che è un piccolo boom, così come aumenta la richiesta di portatili potenti e molto grandi. A farne le spese sono i prodotti intermedi poco identificati, i computer da tavolo». Tutti puntano sull´autunno per un rilancio del settore, con l´arrivo di nuovi prodotti e la conferma delle tendenze attuali. «Naturalmente esiste la oasi di stabilità degli elettrodomestici, che per questa caratteristica rappresentano il settore al quale facciamo sempre riferimento», conclude Bernasconi. «E´ ovvio che all´interno di questi grandi mercati lavoriamo per valorizzare i segmenti più innovativi, e quindi siamo molto impegnati sui prodotti a basso impatto ambientale, che interessano molto il pubblico. Sui televisori spingiamo molto sull´alta definizione, verso Natale si comincerà a vedere una nuova generazione di televisori, i nuovi grandi schermi che avranno soltanto 3 centimetri di spessore e sarà un ulteriore passo avanti». ERNESTO ASSANTE