varie, 3 luglio 2008
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Madonia Nino
• (Antonino) Palermo 14 settembre 1952. Boss mafioso. Nel luglio 2008 polemiche per la decisione del giudice del Tribunale di sorveglianza di Torino di revocargli il carcere duro, previsto dal 41 bis. «[…] Il carcere duro al boss di Cosa nostra era già stato revocato dal Tribunale di Torino a febbraio del 2007. Dopo 24 ore, però, venne ripristinato su disposizione del ministro della Giustizia. [...] Il capomafia è stato condannato a diversi ergastoli per la strage di via Pipitone Federico in cui venne ucciso il consigliere istruttore Rocco Chinnici e per quella della circonvallazione, in cui morirono il boss catanese detenuto Alfio Ferlito, tre carabinieri che lo scortavano e l’autista giudiziario, e per diversi omicidi tra cui quello del vicequestore Ninni Cassarà e gli agenti di polizia Roberto Antiochia e Natale Mondo e il commissario Beppe Montana. Nonché per gli attentati del 1993 a Firenze e Roma. Nella sua abitazione in via D’Amelio, proprio di fronte alla casa della madre del procuratore aggiunto Paolo Borsellino, dove avvenne la strage del ”92, venne trovato, nel 1989, il cosiddetto libro mastro delle estorsioni, il primo elenco di oltre 100 tra imprenditori e commercianti vittime del racket. [...]» (C.Man., ”Il Messaggero” 3/7/2008).