Roberto Beccantini, "La Stampa" 3/7/2008;, 3 luglio 2008
«Non sono un santo. Se ho peccato, l’ho fatto esclusivamente per difendere la mia società. Più in generale, il mio grande rimpianto resta lo stadio
«Non sono un santo. Se ho peccato, l’ho fatto esclusivamente per difendere la mia società. Più in generale, il mio grande rimpianto resta lo stadio. Seconda metà degli Anni Ottanta: avevo tutto, progetto, terreno, quattrini. La Juventus avrebbe anticipato il futuro. Romiti disse all’Avvocato che non era ancora il momento. E invece lo era, e come». (Boniperti)