Elisa Grando su Riders n. 4 dicembre 2007 gennaio 2008, 7 gennaio 2008
Elio
Elio Germano, oggi, è finalmente una certezza, capace di scivolare dal timido Accio di Mio fratello è figlio unico (per il quale ha ricevuto una nomination agli European Film Awards) a quella di un conduttore radiofonico drogato dal gioco d’azzardo (lI mattino ha l’oro in bocca). Elio ama le moto. «Anche troppo» dice, pensando a una brutta caduta dalle due ruote della quale non vuole parlare, perché «sopra ci hanno scritto di tutto... solo sciocchezze». Qual è il tuo modello ideale? «Io sono ”da strada”, ho avuto sempre Honda CBR. Amo le moto veloci, non le Harley». Fai una classifica. «Prima Honda, poi Ducati tutta la vita, terza BMW». Hai carta bianca: come dev’essere la tua moto ideale? «Il mio concetto è: tutto nuovo sotto, con meccanica da gara. Fuori, invece, carena di moto vecchia. Avevo una Honda CBR del 1992. Ho rifatto la carena di un unico colore, senza scritte, in modo che da fuori non facesse gola a nessuno, sembrava una motaccia, mentre sotto era perfetta». Poco spazio alle apparenze: applichi il concetto anche alla vita? «Questa è la mia filosofia: l’importante è mantenere un motore buono che tira a lungo e bene. Poi si può anche andare in giro come un barbone».