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 2008  marzo 14 Venerdì calendario

Sky denuncia alla Ue la legge sul calcio in tv. Il Sole 24 ore 14 marzo 2008. Sky Italia denuncia alla commissione Ue la legge Melandri-Gentiloni, che ha reintrodotto la contrattazione collettiva dei diritti televisivi sul calcio professionistico

Sky denuncia alla Ue la legge sul calcio in tv. Il Sole 24 ore 14 marzo 2008. Sky Italia denuncia alla commissione Ue la legge Melandri-Gentiloni, che ha reintrodotto la contrattazione collettiva dei diritti televisivi sul calcio professionistico. La società che gestisce la piattaforma satellitare digitale ha annunciato ieri al Ministero delle Comunicazioni e all’Autorità per le comunicazioni la presentazione del proprio esposto alla commissione di Bruxelles. La legge sotto accusa è la numero 106 del 19 luglio 2007. La quale delegava il Governo a emanare uno o più decreti legislativi sulla titolarità collettiva del diritto di trasmissione. Il relativo decreto attuativo è stato varato il 9 gennaio di quest’anno ed è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del primo febbraio. Tra i principi prescritti dalla legge vi è la commercializzazione in forma centralizzata, da parte della Lega Calcio ("l’organizzatore della competizione"), di tutti i diritti di trasmissione, in sede radiotelevisiva e su altre reti di comunicazione elettronica, dei campionati e dei tornei professionistici. Agli organizzatori degli eventi, cioè ai club, resta il diritto di archivio e i diritti su canali tematici ufficiali (come l’Inter Channel) della sintesi, della replica e delle immagini salienti degli incontri. La commercializzazione, che potrà essere effettuata da un advisor indipendente,. dovrà essere effettuata in "pacchetti" per singola piattaforma o mettendo in concorrenza le diverse piattaforme. I pacchetti dovranno essere assegnati in base a distinte procedure competitive. La Lega, secondo la legge delega, può anche non assegnare le dirette di tutti gli eventi. I diritti audiovisivi sulle piattaforme emergenti (come la tv mobile in Dvb-h) sono offerti su base non esclusiva. I contratti non dovranno superare i tre anni, per garantite l’ingresso sul mercato di nuovi operatori. La legge prevede un periodo transitorio per garantire i contratti già stipulati: nei fatti, la vendita collettiva entrerà pienamente in vigore dal 2012. Secondo il ricorso che Sky Italia sta per presentare all’Ue, il decreto legislativo lederebbe i principi comunitari della concorrenza, sia quelli tra le emittenti televisive sia quelli tra le società calcistiche. La legge del luglio 2007 ha modificato una legislazione nazionale che, su impulso dell’Autorità Antitrust, aveva trasferito ai singoli club la titolarità esclusiva della commercializzazione degli incontri casalinghi, in precedenza venduti dalla Lega Calcio. Una torta da 600 milioni L’accordo sui diritti televisivi A partire dal 2010 le entrate totali dei diritti saranno ripartite per il 40% in parti uguali tra tutte e 20 le società di serie A, il 30% sarà invece suddiviso in base ai risultati sportivi e il rimanente 30% in base al numero dei tifosi. Particolarmente discusso è il punto che riguarda i risultati sportivi: questo parametro assegnerà risorse per il 5% in base alla classifica dell’anno in corso, per il 15% in base a quella dei cinque anni precedenti e per il rimanente 10% con riferimento alle classifiche dal 1946 all’ultimo campionato Marco Mele