Emanuela Di Pasqua Corriere della Sera 14/3/2008, 14 marzo 2008
La rivista musicale Blender ha stilato la classifica dei venti errori più stupidi commessi dall’industria discografica
La rivista musicale Blender ha stilato la classifica dei venti errori più stupidi commessi dall’industria discografica. In cima c’è l’Associazione dell’Industria Discografica d’America (Riaa) che, nel 2001, scelse di oscurare il sito di Napster anziché accettarne i termini di un accordo economico (gli orfani del sito musicalesi rivolsero semplicemente altrove, per esempio a BitTorrent, e continuarono a scaricare milioni di file). Al secondo posto un Dick Rowe che, all’alba degli anni ”60, espresse la sua previsione secondo la quale «i gruppi con le chitarre stanno per finire» e preferì mettere sotto contratto la band Brian Poole e the Tremeloes piuttosto che i Beatles. Il terzo posto spetta a Berry Gordy Jr., fondatore e proprietario della casa discografica Motown che ha avuto in scuderia artisti come Michael Jackson, Marvin Gaye, Stevie Wonder e Diana Ross: nel 1998, in grosse difficoltà economiche, Gordy svendette lo storico marchio del black music per 60 milioni di dollari alla MCA e a una società di investimenti, la Boston Ventures. Ironia della sorte, cinque anni dopo averla acquistata, Boston Ventures realizzò 325 milioni di dollari cedendo la proprietà a PolyGram, guadagnando così più del 500 per cento sull’investimento iniziale.