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 2008  marzo 14 Venerdì calendario

Liberazione, giovedì 14 marzo Non è che io ce l’abbia con Bruno Vespa. Sono stato anche varie volte ospite della sua trasmissione

Liberazione, giovedì 14 marzo Non è che io ce l’abbia con Bruno Vespa. Sono stato anche varie volte ospite della sua trasmissione. Trovo che sia una persona gentile, un conservatore molto conservatore, serio, preparato, piuttosto bravo - per quello che io ci capisca di Tv - nel suo mestiere e nella politica. Mercoledì sera però, lo confesso, un po’ mi ha indignato. Per due ore, insieme ad una decina di ospiti raccolti forse a caso, si è fatto beffa, impunemente, della religione cristiana, dei suoi valori, della sua grandezza secolare. A me - ateo puro, ma che da ragazzo sono stato cattolico e ho subìto discretamente il fascino del Concilio Vaticano II - ha fatto orrore quell’orgia di superstizione, spacciata per dottrina di Cristo, alla quale nessuno si è opposto, salvo un intellettuale rigoroso - e forse ancor più ateo di me - come Piergiorgio Odifreddi, gran matematico, coltissimo, isolatissimo in quel circo di miracolati, costretto suo malgrado a fare da unico "eroico" scudo alla dignità e alla grandezza del cristianesimo vero. In che è consistita la trasmissione? Nel tentativo di dimostrare che Padre Pio fosse un "potente santo" (molto potente, più di sant’Antonio...), capace di giganteschi miracoli. Che Madre Teresa di Calcutta fosse molto simile a lui. Che il diavolo in carne e ossa avesse inutilmente tentato di opporsi al suo magistero. E che quando qualcuno si ammala, ad esempio di tumore, invece di cercare un medico è molto meglio che si rivolga a qualche santo dai superpoteri e cose del genere. Andreotti era un po’ imbarazzato, ma anche nervoso. Quando Odifreddi la buttava in scherzo (non c’era molto altro da fare: o ti mettevi a urlare e gli dicevi:"ma che minchionate state blaterando?", oppure cercavi di scherzare...) Andreotti si irritava e lo ammoniva: "Scherza coi fanti ma lascia stare i santi...". Di Padre Pio è stato detto che tutte le notti faceva a botte col diavolo, e la mattina dopo aveva gli occhi neri. Lo ha detto, con aria seria e pomposa, un impegnatissimo vaticanista del Giornale (e solo il solito Odifreddi se la ridacchiava: gli altri ad ascoltare tutti seri e compunti). Poi c’è stata una signora che ha raccontata di essere finita in paradiso, dopo un attacco cerebrale, e lì di avere incontrato il proprio papà insieme a Padre Pio che gli hanno parlato di alcune questioni domestiche e poi le hanno detto di tornare sulla terra. Questa signora è apparsa in Tv con una scritta in sovraimpressione: nome, cognome e qualifica. la qualifica era:"miracolata da Padre Pio il tal giorno". Proprio così c’era scritto. Come si dice di uno che è ingegnere, giornalista, membro dell’Udc o chissà che cos’altro. Con la stessa freddezza e oggettività ci si comunicava che la signora era miracolata. A un certo punto è arrivato Mannheimer e ha illustrato un sondaggio dal quale risulta che il 70 per cento degli italiani ha chiesto almeno una volta nella vita un miracolo a un santo. E poi la classifica dei santi più abili e ricercati. Primo, Pio, secondo Antonio, terzo, staccatissimo, Francesco. Vespa era stupito che Francesco - famosissimo, amatissimo - fosse così indietro nella classifica (come la Fiorentina...). Bisognerà spiegargli che Francesco, in vita, si occupò di cose molto serie e non poteva fare molti miracoli, al massimo si divertiva a parlare con gli uccellini o con i lupi... Odifreddi ha fatto notare che quel 70 per cento è la stessa percentuale degli italiani che non hanno mai letto un libro né un giornale. Indignazion generale di tutti gli altri convenuti. Odifreddi si è difeso: "E’ un puro dato statistico, vedete voi se volte incrociare le due cifre o tenerle separate...". Poi Vespa ha annunciato che almeno 6 milioni di persone parteciperanno alle celebrazioni per i 40 anni della morte di Pio. Odifreddi - impavido e sprezzante del pericolo - ha osservato che lo stesso numero di persone consulta abbastanza abitualmente maghi o fattucchiere... Tripla indignazione... E madre Teresa di Calcutta? Odifreddi ha ricordato che dalle sue lettere risulta che la santa non avesse la fede. Crisi della platea di Porta a porta , proteste, furia, anche di Andreotti e di Irene Pivetti (la quale per la verità era vistosamente in imbarazzo e cercava di cavarsela ridendo spesso alle battute di Odifreddi). Voi sapete che padre Gemelli - tra i maggiori intellettuali cattolici del novecento, dopo una visita a padre Pio chiese che intervenissero gli psichiatri? Del resto uno che dopo una nottata agitata mostra le ferite e dice di avere fatto a botte col diavolo, qualche problemino doveva averlo... L’editorialista del Giornale a questa ipotesi ha perso le staffe. E ha spiegato, con stringente ragionamento, che il diavolo ovviamente picchiava Padre Pio, perché Padre Pio gli rubava le anime... Chissà se la Chiesa ufficiale interverrà, protesterà, chiederà vendetta per questa oscena, blasfema caricatura dell’insegnamento di Cristo, ridotto a stregoneria. O se ormai anche la Chiesa se ne frega, e in fondo non le dispiace di essere rappresentata in modo così pagano, come una setta spiritualista medievale. Piero Sansonetti