ItaliaOggi 13 marzo 2008, 13 marzo 2008
Peppino fa l’imprenditore ma non si deve sapere. ItaliaOggi 13 marzo 2008. Un imprenditore fantasma
Peppino fa l’imprenditore ma non si deve sapere. ItaliaOggi 13 marzo 2008. Un imprenditore fantasma. Ha creato imprese editoriali seppur a uso e consumo laziale, ha venduto acque minerali, voleva anche rilanciare la casina Valadier mentre metteva su una residenza per anziani, la Italsanità. Ma niente formalmente è suo. Nessun pacchetto di maggioranza è nelle sue mani, né tantomeno risulta in alcun modo come amministratore di alcunché. Sarà per vezzo o per necessità, ma Giuseppe Ciarrapico da sempre fa solo l’imprenditore "di fatto". Tanto che tutte le sentenze di condanna che ha collezionato come tale lo hanno trattato. Non è il primo certo, ma forse quello più impenitente si. Taormina si lamenta: il Ciarra mi deve milioni di euro In fondo Giuseppe Ciarrapico è un ottimo cliente per qualsiasi penalista. E così l’avvocato Carlo Taormina lo ha assistito, processo dopo processo. E sì che ce ne sono stati tanti dal 1973 in poi: dalla truffa ai danni dell’Imps fino al crack Ambrosiano, alla bancarotta per la casina Valadier, falso in bilancio ecc. Taormina ha tenuto il conto: "L’ho assistito in 97 processi. Poi ho smesso". Richiesto del perché è andato dritto al sodo: Ciarrapico non pagava gli onorari. "Sono suo creditore di una bella cifra, stiamo sui milioni di euro". Si metta in fila C. M. Ambasciata Usa off limits per l’imprenditore laziale Giuseppe Ciarrapico non è stato invitato al prestigioso ricevimento a villa Taverna, residenza romana dell’ambasciatore degli Stati Uniti in Italia. L’ambasciatore Ronald Spogli non poteva invitare il Ciarra, anche se candidato del Pdl dell’amico più caro di George W. Bush in Italia, Silvio Berlusconi: si tratta, infatti, di un appuntamento ideato per festeggiare la comunità ebraica a stelle e strisce. Sarebbe sconveniente ospitare un non pentito fascista. Ci sarà piuttosto Gianfranco Fini mentre per il Ciarra si annuncia un pomeriggio nel quale le orecchie gli fischieranno, e a lungo, perché di lui si parlerà moltissimo, durante l’incontro romano.