Marco Galluzzo, Corriere della Sera 14/3/2008, 14 marzo 2008
ROMA – «Pur non disponendo del programma Adobe Fotoshop anche Stalin fece sparire Karl Radek da una celebre fotografia dei capi del Cremlino
ROMA – «Pur non disponendo del programma Adobe Fotoshop anche Stalin fece sparire Karl Radek da una celebre fotografia dei capi del Cremlino. Ma di Radek rimasero le mani e quel ritocco si rivelò un infortunio politico. Lo stesso vale per Veltroni novello Stalin: nasconde nell’armadio Prodi, ma le sue mani, come quelle di Visco e Padoa-Schioppa, sono ben visibili nelle troppe tasse che gli italiani pagano». Se il candidato del centrodestra cercava un consiglio per le prossime settimane, per le interviste e i comizi, ne ha trovato uno anche storico. Il nuovo kit del candidato del partito del Cavaliere è prodigo di suggerimenti. L’idea della «valigetta» utile al neofita della politica è nata 14 anni fa e regge ancora. Negli anni l’intuizione di Berlusconi, matrice aziendale, aspirante parlamentare simile al rappresentante, si è evoluta ed ha contagiato: ieri mattina era un informale shopper di carta plastificata con i manici di corda, dal ’94 in poi è stata scatola, cartellina, cartella informatica, format copiato da Margherita e Pd, anche loro non immuni dalla pretesa di «istruire» il candidato. L’evoluzione del kit ieri mattina si offriva gratuita (nel 1994 si doveva sborsare un milione di lire) a Santo Versace come alle decine di peones lieti forse di trovare ancora una volta spilletta, magnete, bandiera, la carta dei valori del nuovo partito, le «sette missioni per il futuro», il manifesto del Pdl, le 67 nuove tasse di Prodi elencate una per una, il sondaggio che dà a Berlusconi e Fini 9,8 punti percentuali di vantaggio su Veltroni. Gli «Strumenti per gli interventi dei candidati », una quarantina di pagine di suggerimenti, il cuore del kit. Veltroni come Stalin, ma anche come un Obama di serie B. Se il candidato del Partito democratico cita sempre l’aspirante alla Casa Bianca, il kit del Pdl sottolinea qualche differenza, con cattiveria mischiata ad ironia: «Obama ha diretto la Harvard Law Review (primo nero con questo prestigioso incarico), Veltroni ha diretto l’Unità. Obama è candidato nel partito che fu fondato da Thomas Jefferson, Veltroni nel partito fondato da Prodi. Obama sta sfidando nelle primarie Hillary Clinton, Veltroni ha sfidato Rosy Bindi ». Titoletto del paragrafo; copisteria Veltroni, perché «ha copiato mezzo programma dai nostri documenti». Ovviamente la mattina dei nuovi candidati del Pdl, riuniti in una della grandi sale della sede di Confindustria, non è solo suggerimenti scritti. Ci pensa Berlusconi ad offrire altri consigli. Uno su tutti: «Andate a parlare con il prete, col farmacista, col medico... io ho ottimi rapporti con i farmacisti e non certo perché compro da loro il Viagra, a noi non serve...». Ma anche: «Accettate di partecipare a dibattiti e confronti in tv, ma quando fate le interviste è un vostro diritto controllare le risposte e quindi fatevi dare il testo, anche perché i giornalisti sono tutti dall’altra parte». Nel primo caso, per la citazione, ringrazierà l’associazione dei farmacisti italiani, nel secondo protesterà l’associazione dei giornalisti. Marco Galluzzo