La Repubblica 12 marzo 2008, SARA BENNEWITZ, 12 marzo 2008
Pirelli si ricompra le gomme. La Repubblica 12 marzo 2008. Pirelli riacquista quel pezzo della divisione pneumatici che aveva venduto alle banche nell´agosto del 2006 per 740 milioni
Pirelli si ricompra le gomme. La Repubblica 12 marzo 2008. Pirelli riacquista quel pezzo della divisione pneumatici che aveva venduto alle banche nell´agosto del 2006 per 740 milioni. Con un esborso complessivo tra debiti e cassa di 835,5 milioni la società presieduta da Marco Tronchetti Provera ha ricomprato il 38,94% del capitale di Pirelli Tyre. Scendendo più nel dettaglio, sei delle sette banche azioniste di Speed, il veicolo societario che controlla la quota di Pirelli Tyre, hanno ceduto a Pirelli le loro quote, mentre Mediobanca (a sua volta azionista con il 19% di Speed) ha raggiunto un accordo con la società di Via Negri per vendere la sua partecipazione alle stesse condizioni a partire dalla seconda metà del 2008. Banca Intesa (azionista con il 19% di Speed), Unicredito (19%), Lehman Brothers (19%), il fondo di private equity di Jp Morgan (19%) e Banca Leonardo (4%) hanno invece deciso di rivendere subito alla Pirelli la propria partecipazione nel gruppo degli pneumatici. Secondo i termini dell´accordo che verrà firmato oggi, Pirelli liquiderà le banche con un assegno da 434,4 milioni e si assumerà i 401,1 milioni di debiti che Speed aveva a fine 2007. L´operazione, che è stata annunciata a Borsa chiusa, dovrebbe essere accolta favorevolmente dal mercato. Per quali motivi? Dopo la vendita della quota di controllo di Telecom, Pirelli torna così a focalizzarsi nel proprio core business. Secondo punto: gli investitori temevano che quest´operazione sarebbe costata molto più cara alla holding di via Negri. Gli analisti avevano infatti stimato che per ricomprarsi la quota di minoranza di Pirelli Tyre il gruppo della Bicocca avrebbe dovuto spendere tra 900 e 950 milioni, ovvero circa il 10% in più del prezzo pattuito. Tuttavia è anche vero che a distanza di 20 mesi dalla vendita Tronchetti Provera ha riacquistato le quote di minoranza della divisione pneumatici spendendo il 20% in più, cioè 190 milioni tenendo conto anche di quella fetta di dividendi a cui Pirelli ha dovuto rinunciare nel 2006 e nel 2007 per effetto della vendita a Speed. Nel 2006 la divisione pneumatici del gruppo della Bicocca a fronte di un fatturato di 3,9 miliardi aveva realizzato 199,3 milioni di utili distribuendo un dividendo di circa 70 milioni. Ipotizzando che anche nell´esercizio che si è appena concluso Pirelli Tyre abbia staccato una cedola di simile entità, ecco che Speed in due anni dovrebbe aver incassato circa 55 milioni di dividendi. Per le banche, invece, l´investimento nel gruppo degli pneumatici è stato molto vantaggioso. Anche grazie all´utilizzo della leva (vale a dire finanziando l´acquisto dei Tyre con circa 407 milioni di debito), in meno di due anni i sette istituti finanziari che hanno concluso l´operazione con il gruppo della Bicocca hanno portato a casa una plusvalenza superiore al 30%. Un rendimento sul capitale pari al 18% all´anno, ben superiore a quello che gli istituti bancari avrebbero potuto ottenere attraverso un semplice prestito alla Pirelli di uguale ammontare. SARA BENNEWITZ