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 2008  marzo 02 Domenica calendario

In Svizzera il vero forziere delle «Stiftung». Il Sole 24 ore 2 marzo 2008. Si scrive Liechtenstein, si legge Svizzera

In Svizzera il vero forziere delle «Stiftung». Il Sole 24 ore 2 marzo 2008. Si scrive Liechtenstein, si legge Svizzera. Le Familienstiftung, le fondazioni di Vaduz costituite da facoltose famiglie italiane per evadere il Fisco, nel Principato di Hans Adams II hanno solo il domicilio. Il resto, ossia il denaro e i nomi dei beneficiari, è custodito a Lugano, al riparo da occhi indiscreti, nei forzieri delle più grandi banche elvetiche. Sono queste a proporre alla clientela il "paravento" più adatto. «Nessuno ha i soldi in Liechtenstein – dice il gestore di un colosso bancario che non vuole apparire ”. I soldi e i conti sono qui, in Svizzera. La fondazione a Vaduz è solo uno schermo per occultare l’identità del cliente». Per costituire una Stiftung servono 2.500-5.000 franchi, e altri 1.500-3.000 franchi l’anno per gestirla. Cifre modeste. Qualsiasi grande banca svizzera è in grado di montare un’operazione del genere. «Una banca di Lugano – prosegue la nostra fonte – chiama una banca di Vaduz e si fa aprire sulla carta un certo numero di fondazioni. Poi, quando il cliente ha effettivamente bisogno di costituire una Stiftung, è la stessa banca svizzera a servirgliela pronta, al momento». Una volta, il beneficiario dei beni della Stiftung era la stessa persona che disponeva e operava sul conto della Stiftung. Poi il meccanismo è stato modificato per rendere la fondazione più impenetrabile. In pratica, le due figure sono state sdoppiate: da una parte ce n’è una che ha il potere di firma sul conto della fondazione, domiciliata di solito in un’altra piazza finanziaria, e dall’altra c’è il vero beneficiario della fondazione, il cosiddetto beneficial owner, il cui nominativo è segreto ed è noto esclusivamente alla banca svizzera che ha montato l’operazione. Questo consente a chiunque di "andare" in Liechtenstein senza muoversi dalla Svizzera. Il denaro resta in Svizzera assumendo la veste giuridica del Paese che gli garantisce la migliore protezione contro il Fisco. Un caso concreto è quello della Targum Familienstiftung, la fondazione scoperta dai magistrati di Milano nell’ambito delle indagini sull’ex presidente della Banca Popolare di Lodi Gianpiero Fiorani. Come si può notare nell’estratto conto in alto, la sede della fondazione è a Vaduz, il soggetto che ha il potere di firma e può pertanto operare sul conto della fondazione è nell’isola di Jersey, il centro offshore nel Canale della Manica. Ma questi è un soggetto fittizio, diverso dal beneficial owner, il cui nome è noto alla banca svizzera che ha congegnato l’operazione (nel nostro caso, il Banco di Lugano). «Nessuno in una banca svizzera ha accesso a tutti i dati dei clienti tanto da poterne fare un dischetto, come è successo alla Lgt di Vaduz, perché in Svizzera – dice ancora la nostra fonte – con la legge sulla privacy non si scherza: chi la viola è sanzionato penalmente». Se oggi sappiamo che la fondazione Targum è riconducibile a Fiorani (circostanza che questi ha peraltro negato) ciò dipende unicamente dal fatto che contro Fiorani è in corso un procedimento penale. Diversamente, una "triangolazione" del genere è pressoché inattaccabile. Ecco perché nella lista di cui è in possesso l’Agenzia delle Entrate potremmo trovare soltanto il livello più basso dell’evasione; magari gente con patrimoni consistenti, ma comunque "pesci piccoli". Gli altri, quelli con patrimoni da molti milioni o da miliardi di euro, sono altrove, blindati. «Oggi portare i soldi in Liechtenstein non è la soluzione più efficiente. I grandi capitali vanno a Singapore», dice ancora la fonte. Il fatto più grave, per le banche svizzere, è che lo scandalo di Vaduz ha messo in allarme non solo i grandi clienti stranieri, ma anche i piccoli: quelli di casa, per intenderci. Conclusione: «Di questo passo rischiamo una crisi di fiducia». E, se i clienti cominceranno ad andarsene, la prima ad accusare il colpo sarà Ubs , il gigante svizzero. Che sta ancora leccandosi le ferite dei 21 miliardi di franchi di svalutazioni causate dai mutui subprime. Giuseppe Oddo IL MECCANISMO L’isola di Jersey Qui si trova il soggetto che ha il potere di firma e può operare sul conto della fondazione Il braccio e la mente Nel Principato la fondazione, in Svizzera soldi e nome del beneficiario Il documento L’estratto conto riprodotto accanto si riferisce alla Targum Familienstiftung, la fondazione scoperta dai magistrati di Milano nell’ambito dell’indagine sull’ex presidente della Banca Popolare di Lodi, Gianpiero Fiorani. Lo «sdoppiamento» Il soggetto con potere di firma è un soggetto fittizio diverso dal beneficial owner, il cui nome è noto solo alla banca svizzera che ha costruito l’operazione. In passato, il beneficiario dei beni della Stiftung era la stessa persona che disponeva e operava sul conto della Stiftung. Poi il meccanismo è stato modificato per rendere la fondazione più impenetrabile.