Il Giornale 11 marzo 2008, Filippo Facci, 11 marzo 2008
Chi vuol toccare la 194. Il Giornale 11 marzo 2008. Una persona normale, a questo punto, ha tutto il diritto di non aver capito veramente niente del presunto dibattito sulla legge 194
Chi vuol toccare la 194. Il Giornale 11 marzo 2008. Una persona normale, a questo punto, ha tutto il diritto di non aver capito veramente niente del presunto dibattito sulla legge 194. La lista di Giuliano Ferrara l’ha detto per prima: non vogliamo toccare la 194. Veltroni l’ha precisato: non toccheremo la 194. Poi qualche femminista l’ha invocato in piazza: non toccate la 194. Nel weekend dell’8 marzo il teatrino si è ripetuto: tutti contro tutti, e guai a chi tocca la 194. L’idea ricorrente è che nel centrodestra si annidi la tentazione di cambiare la legge: ma, a parte i casi di antiabortiste di centrosinistra tipo Paola Binetti, vediamo che l’accusa di voler cambiare la 194 è nondimeno rivolta dal centrodestra al centrosinistra: Gaetano Quagliariello, per esempio, sostiene che la pillola abortiva Ru486 "sia solo uno strumento della sinistra per abbattere la legge 194". E allora com’è? Se vi fidate di una sintesi estrema, i fronti nel concreto sono due, e cercherò di scriverlo senza schierarmi: da una parte chi vuole che l’aborto sia una pratica il più possibile pubblica, ospedaliera e culturalmente traumatica; dall’altra chi vuole che possa essere una pratica privata, domiciliare e culturalmente non traumatica. In mezzo la legge 194, intoccabile e toccabilissima. Filippo Facci