La Repubblica 10 marzo 2008, ENRICO FRANCESCHINI, 10 marzo 2008
Sperma artificiale, una legge divide Londra. La Repubblica 10 marzo 2008. I sostenitori del progetto lo annunciano come una soluzione al problema delle coppie che non possono avere figli e non possono, o non vogliono, ricorrere a donatori di sperma
Sperma artificiale, una legge divide Londra. La Repubblica 10 marzo 2008. I sostenitori del progetto lo annunciano come una soluzione al problema delle coppie che non possono avere figli e non possono, o non vogliono, ricorrere a donatori di sperma. Gli oppositori lo descrivono come un tentativo di «giocare a prendere il posto di Dio». L´oggetto del contendere è la nuova legislazione che regolamenta i metodi per la fecondazione artificiale e la ricerca sugli embrioni in Gran Bretagna. Nei prossimi giorni la camera dei Comuni dovrà discutere il voto definitivo in materia, e secondo le previsioni della stampa londinese un crescente gruppo di deputati, appartenenti sia alle file del governo che all´opposizione, si preparano a far passare un emendamento che permetterebbe l´uso di «sperma artificiale» per il concepimento. Una prospettiva che suscita forte opposizione per motivi di natura etica da parte di gruppi religiosi, e che rischia di mettere in difficoltà il governo laburista di Gordon Brown, di cui fanno parte tre ministri cattolici apertamente ostili alla nuova legge e pronti a dimettersi nel caso fosse approvata. Qualche mese fa ricercatori della Newcastle University hanno reso noto di essere riusciti a ricavare sperma artificiale da cellule staminali, estratte dal midollo spinale, in topi di laboratorio. Gli studiosi hanno quindi completato l´esperimento, con la nascita di un certo numero di topi utilizzando lo sperma artificiale, anche se tutti gli animali sono morti nel giro di pochi mesi e molti soffrivano di varie anomalie e disturbi genetici. Gli esperti credono tuttavia che esperimenti per riprodurre la medesima tecnica sugli esseri umani potrebbero iniziare nel giro di cinque o dieci anni. Associazioni per il diritto alla vita come Comment on Reproductive Issue denunciano tecniche di questo tipo come un´infrazione delle norme religiose ed etiche: in questo modo, affermano, sarebbe possibile in futuro concepire un figlio che abbia un unico genitore, una donna che ne è al tempo stesso padre e madre, rendendo addirittura inutile l´esistenza del maschio a fini riproduttivi. L´emendamento alla legge sulle staminali e sugli embrioni, presentato dal deputato liberal-democratico Evan Harris, in realtà prevede che lo sperma artificiale possa essere utilizzato soltanto quando ne fanno uso due persone, uomo e donna, e per casi in cui i genitori non possono avere figli, per esempio a causa di malattie. «E´ una soluzione che risolverebbe il problema del deficit di donatori di sperma», afferma il deputato Harris. Ma Josephine Quintavalle, del gruppo Comment on Reprodutive Issue, ribatte: «E´ assurdo legiferare su un meccanismo che non è ancora nemmeno scientificamente riuscito e su una materia le cui conseguenze fisiche, psicologiche e morali non sono prevedibili». E dall´Italia arriva l´invito a una «grande cautela». La prospettiva - commenta Carlo Flamigni, pioniere delle tecniche di fecondazione assistita - richiede un lavoro di ricerca «molto complesso», ogni progetto non può che essere «a lunghissima distanza». ENRICO FRANCESCHINI