Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2008  marzo 09 Domenica calendario

Fontana Germano

• Milano 4 dicembre 1953. Militante di secondo piano dei Pac (Proletari armati per il Comunismo), arrestato il 17 settembre 2004. «[...] dal 1979 era sparito dalla circolazione e viveva tranquillo in Spagna, viene localizzato ed arrestato all’improvviso. Lo bloccano per strada, a Barcellona: ormai è un signore di cinquant’anni che ha passato metà della sua vita da latitante, e che tutto si aspettava tranne che di essere arrestato. Ma la sparizione di Battisti sembra avere rimescolato le carte nell’universo degli ”esuli” degli anni di piombo, e ridato vigore alla caccia ai latitanti. Fontana è il primo che cade nella rete. [...] Nei Pac - il più sottoproletario tra i gruppi della lotta armata milanese, nato tra gli emarginati del quartiere Barona - Fontana ricopriva un ruolo così esiguo che gli stessi magistrati che lo avevano indagato e processato all’epoca faticano [...] a ricordarne il volto. E anche la fedina penale sembra confermare una posizione non di punta: nessun fatto di sangue direttamente attribuito, nessun ruolo nei delitti efferati e quasi senza movente commessi da Battisti - il macellaio Sabbadin, l’orefice Torregiani. Nel 1981 Fontana viene condannato a quattordici anni e mezzo di carcere per partecipazione a banda armata, detenzione di armi e rapina, tra appello e Cassazione la pena scende a otto anni. Ma lui è sparito dalla circolazione già dal 1979, appena ha capito che per i Pac (che verranno poi affossati dal pentimento di uno dei militanti, Pietro Mutti) è finita. Il gruppo si disperde, Battisti finisce in Francia insieme a un altro dei capi, Luigi Bergamin (che tuttora gestisce a Parigi un avviato ristorante), Fontana invece sceglie la Spagna. E qui viene arrestato ieri. ”Si era rifatto una vita, questo arresto è una follia”, dice il suo avvocato, Franco Gandolfi. ”Mi manca poco alla prescrizione”, pare che abbia invece brontolato Fontana davanti alle manette. Gli stessi inquirenti riconoscono che - nelle settimane in cui è stato tenuto sotto controllo dopo averlo localizzato - Fontana non ha mai dato segno di avere contatti né con i compagni di un tempo né tantomeno con i loro emuli di oggi. [...] Dei suoi compagni di un tempo, molti hanno espiato le loro colpe e si sono rifatti una vita: l’ideologo del gruppo, Arrigo Cavallina, oggi scrive libri sulla Bibbia e recupera tossicomani a Verona; Giuseppe Memeo - fotografato mentre spara sulla polizia in una immagine simbolo di quegli anni - si occupa di recupero di emarginati. Invece Fontana - come Battisti, come Bergamin - aveva scelto di sparire, confidando che il tempo cancellasse il suo ricordo. [...]» (Luca Fazzo, ”la Repubblica” 18/9/2004).