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 2008  marzo 03 Lunedì calendario

Anno V - Duecentonovesima settimanaDal 25 febbraio al 3 marzo 2008Gravina Lunedì 26 febbraio, un bambino di 11 anni, di nome Filippo, giocando a pallone in un casale abbandonato di Gravina di Puglia, una costruzione al centro della città dove i ragazzini vanno spesso a nascondersi o a rincorrersi, cade a un tratto in un buco invisibile profondo 25 metri

Anno V - Duecentonovesima settimana
Dal 25 febbraio al 3 marzo 2008

Gravina Lunedì 26 febbraio, un bambino di 11 anni, di nome Filippo, giocando a pallone in un casale abbandonato di Gravina di Puglia, una costruzione al centro della città dove i ragazzini vanno spesso a nascondersi o a rincorrersi, cade a un tratto in un buco invisibile profondo 25 metri. Da laggiù piange e grida. I compagni di gioco si precipitano a chieder soccorso. Arrivano i vigili del fuoco, si calano nel pozzo, e in un paio d’ore lo portano in salvo. Alla fine, però, uno dei vigili dice: «Guardate che giù ci sono altri due corpi». Sono quasi le otto di sera, la notizia si sparge in un baleno, i telegiornali la mettono d’apertura. Gravina è la piccola città di 50 mila abitanti da cui nel giugno 2006 sono scomparsi due fratelli di 13 e 11 anni, Francesco e Salvatore Pappalardi. Il loro padre, Filippo, sta in galera dallo scorso novembre perché i magistrati sono convinti che abbia ucciso lui i suoi due figli, nascondendone poi i corpi. Portati in superficie, i resti risultano effettivamente quelli dei due fratelli. Li ha buttati lì sotto il padre? Sono caduti per sbaglio, così come è capitato al piccolo Filippo? I primi accertamenti rivelano che la fine di Francesco e Salvatore è sopraggiunta dopo un’agonia di almeno 24 ore. Che li hanno finiti, tra l’altro, la fame e il freddo. Che sono morti, in definitiva, tra atroci sofferenze, soli, in un pozzo muto, facendo risuonare disperati, in quella tromba buia e gelata, grida d’aiuto che nessuno ha mai sentito. Può un padre - sia pure manesco e primitivo - aver fatto questo? Oltre tutto sul corpo dei bambini non risultano segni di percosse o maltrattamenti, manca un movente plausibile, non ci sono riscontri d’altro tipo per sostenere l’accusa di duplice omicidio e tutti gli indizi accreditano piuttosto l’ipotesi della disgrazia. I magistrati però non rinunciano mai volentieri alle loro tesi e, mentre scriviamo, il padre Filippo Pappalardi è ancora detenuto per un’accusa che, ogni giorno che passa, risulta sempre più sbiadita.

Dollaro La caduta del dollaro è arrivata al punto che se ne comprano tre con due euro, il petrolio ha superato i 102 dollari al barile, il gasolio ha stabilito il nuovo record di 1,341 centesimi al litro, il grano ha toccato alla Borsa di New York i 31 centesimi al chilo. E inoltre: Ubs ha valutato in 600 miliardi di dollari le perdite provocate dai mutui subprime, il governatore della Federal Reserve, Bernarnke, ha annunciato che certamente qualche banca nelle prossime settimane salterà, le svalutazioni rese pubbliche dalle principali istituzioni finanziarie ammontano a 180,9 miliardi di dollari, a partire da Merril Lynch, che guida la classifica con 24,5 miliardi di dollari di perdite. La crisi per il momento è soprattutto americana: laggiù sono calati gli acquisti al minuto, sono calate le compravendite di case nuove, sono calati gli ordinativi dell’industria. A tutto questo, gli Stati Uniti rispondono con una massiccia dose di aiuti pubblici (i cui effetti tuttavia, se ci saranno, non si vedranno prima della seconda metà dell’anno) e con ulteriori riduzioni del tasso di sconto, che ormai pareggia l’inflazione (e la incoraggia). Le gravi difficoltà americane però non potranno non ripercuotersi sul resto del mondo: tra l’altro, gli Usa - che hanno vissuto gli ultimi trent’anni nettamente al di sopra delle loro possibilità e sono indebitati con tutto il pianeta e specialmente con la Cina - sono stati fino ad oggi dei formidabili compratori. Che effetti avrà, sugli altri paesi occidentali, il portafoglio meno gonfio di un così straordinario cliente?

Liechtenstein L’ultimo metodo per aggirare il fisco consiste nel portare i soldi in Svizzera e nasconderli nel bilancio di una Fondazione fittizia piazzata in Liechtenstein. Si tratta di un metodo soprattutto tedesco, e scoperto, infatti, dai tedeschi dopo un’indagine di quattro anni cominciata con l’acquisto di un cd sottratto da un impiegato fellone alla Lgt Treuhand, la banca di Vaduz del principe regnante Hans Adam II, dove il fellone era stato assunto come archivista. Costui si chiama Heinrich Kieber e aveva già intascato 600 mila franchi con un’operazione immobiliare truffaldina a Barcellona. Per il dischetto, gli 007 della Merkel gli hanno consegnanto quattro milioni e mezzo di euro e i documenti per un’identità nuova che lo aiutino a star nascosto: appoggiandosi al Liechtenstein manovrano i loro capitali non solo gli evasori, ma anche i trafficanti d’armi, di droga o di organi da trapiantare. I nomi del dischetto sono, a quanto si sa, 4.500. E quattrocento sarebbero italiani. I tedeschi hanno consegnanto la lista al vice-ministro Visco. Visco per ora non li ha resi noti. Ma i giornali si dicono sicuri che dentro ci sia un bel po’ di personaggi famosi e, forse, anche qualche politico.

Elezioni Ultime sulle elezioni: l’Udc e quelli della Rosa Bianca si sono messi d’accordo, correranno insieme e proporranno come presidente del Consiglio Casini. Mastella andrà al voto da solo con la sua Udeur: Berlusconi non ha potuto imbarcarlo per il veto di Fini e di Bossi. Le liste iscritte sono 177, con altrettanti presidenti del Consiglio in lizza. Di questi, se ne prendono in considerazione però solo dieci. Da destra verso sinistra:

Daniela Santanché La Destra di Storace
Giuliano Ferrara Lista per la vita
Silvio Berlusconi PdL/An/Lega Nord e Lega Sud
Pieferdinando Casini Udc/Rosa Bianca
Clemente Mastella Udeur
Walter Veltroni Pd/Idv (Di Pietro)
Enrico Boselli Psi
Fausto Bertinotti Sinistra Arcobaleno
Marco Ferrando Movimento per il Pc dei lav.
Flavia D’Angeli Sinistra critica

Previsione (dai sondaggi): entreranno in Parlamento il Popolo della Libertà (con le due Leghe), il Partito democratico (con Di Pietro), l’Udc/Rosa Bianca e la Sinistra Arcobaleno. Qualche chance, forse, per La Destra. Nessuna possibilità per gli altri. La sorpresa potrebbe essere Ferrara.

Russia Il nuovo presidente russo è Dmitrij Medvedev, eletto domenica scorsa con il 70 per cento dei voti. l’ex vicepremier e presidente di Gazprom, che Putin aveva candidato come suo successore lo scorso dicembre: Putin non poteva infatti ripresentarsi per la terza volta. Il primo decreto di Medvedev sarà adesso quello di nominare lo stesso Putin presidente del Consiglio, in modo che il potere resti nelle mani dell’uomo più amato di Russia. anche possibile che Medvedev tra qualche mese si dimetta e permetta così lo svolgimento di una nuova elezione presidenziale. Putin stavolta potrebbe candidarsi: la Costituzione vieta tre mandati consecutivi, ma non pone limiti ai mandati non consecutivi.

Zapatero Domenica prossima si vota in Spagna, primo banco di prova per Zapatero dopo quattro anni di governo. Il suo avversario è il conservatore Mariano Rajoy: i sondaggi per ora dànno Rajoy perdente, anche se di poco. La Chiesa è scatenata per rovesciare l’attuale leader ed esortano esplicitamente a votare per i conservatori, una partecipazione attiva che da noi avrebbe fatto gran scandalo. Zapatero, che appena eletto si inimicò gli americani rititando il contingente spagnolo dall’Iraq, è, come si sa, colpevole agli occhi dei vescovi per aver reso possibile in Spagna il matrimonio tra omosessuali, anche con la possibilità di adottare bambini, facilitato il divorzio, limitato l’insegnamento della religione a scuola, ecc.

Sanremo Il Festival di Sanremo, condotto quest’anno da Baudo e Chiambretti e vinto da Giò Di Tonno e Lola Ponce, è stato un flop in termini di ascolto: tre milioni di spettatori e 10 punti di share in meno rispetto all’anno scorso. stata l’edizione con meno pubblico televisivo della storia. Per l’anno prossimo si fanno i nomi di Paolo Bonolis o addirittura di Gerry Scotti e la direzione artistica di Claudio Cecchetto.