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 2008  marzo 04 Martedì calendario

Per parlare con Silvio? Basta bussare all’Aida. Italia Oggi 4 marzo 2008. Non si sente in questa campagna elettorale

Per parlare con Silvio? Basta bussare all’Aida. Italia Oggi 4 marzo 2008. Non si sente in questa campagna elettorale. Ma parla per lui in libreria ”L’uomo che non c’è”, l’intervista che Francesco Cossiga ha concesso a Claudio Sabelli Fioretti e che è diventata nel dicembre scorso un best seller per i tipi di Aliberti editore. Ecco alcune chicche lì contenute: Silvio Berlusconi? ”Mi ha fatto molti regali. Anche se non riusciva a capire come potessi essergli amico dicendogliene di tutti i colori. I suoi regali sono di solito orologi. La sua segretaria ha le schede. Ma lui si è sbagliato e mi ha regalato due orologi uguali. Io glielo ho detto e lui mi ha risposto: Dallo a tuo nipotino!”. Lo vede spesso? ”Recentemente l’ho cercato molto per una raccomandazione_ un operatore_ ma lui non mi rispondeva mai. Ho preso un biglietto e gli ho scritto: ”Caro Silvio come debbo fare per trovarti? Rivolgermi a Yespica?”. Mi ha telefonato dopo tre minuti” Veltroni? L’ha eletto Clementina Forleo Chi sarebbe stato un buon leader del partito democratico? ”Non potendo esserlo D’Alema, il migliore sarebbe stato Bersani. La scelta di Veltroni porterà dei pasticci”. Abbasso Veltroni? ”Sa chi ha designato Veltroni?”. No. ”Clementina Forleo. Mettendo in difficoltà D’Alema ha conferito l’incarico a Veltroni”. Lei per chi ha votato? ”Per Enrico Letta” De Benedetti corruttore? No, è troppo avaro Di De Benedetti ha detto: non è un corruttore. Che ne sa? ”Non può essere un corruttore. E’ troppo avaro. E considera corrompere la gente una cosa poco elegante. Lui è un gran signore. Lei sa cosa dice De Benedetti di Berlusconi? ”Sarebbe stato il più grande impresario teatrale del mondo”. Se Berlusconi, invece di darsi alla politica, fosse sbarcato a New York, si sarebbe rapidamente impadronito di Broadway” (_) Nella politica italiana (Berlusconi) ha portato modernizzazione? ”Ha portato un nuovo modo di far politica, al quale io sono estraneo perché non me ne intendo. Ha condizionato lo schieramento contrario. Pensa solo a Veltroni_ i suoi discorsi, i suoi atteggiamenti. Veltroni mima Berlusconi. Lui e Rutelli sono dei berlusconiani a tutti gli effetti. Ma Veltroni più di Rutelli”. Carli mi evitò il conflitto al costo di 300 milioni Sul conflitto di interessi lei è stato duro. ”Lui (Berlusconi) non lo capisce. Glielo ho spiegato tante volte. Ho cercato di convincerlo che tra ricchezza e potere c’è un contrasto di fondo. Affidarsi alla guida di uno troppo ricco, a prescindere dal conflitto di interessi, è una cosa sbagliata. I ricchi possono comandare, ma sulla base di un mandato elettorale conferitogli per le loro idee e non grazie agli strumenti di persuasione che si sono procurati con la loro ricchezza”. Che fare? ”Portargli via la televisione con la legge sarebbe un atto autoritario. Ma limitare il suo diritto di fare politica no”. Lei che cosa ha fatto quando è stato eletto capo dello Stato? ”Ho chiesto a Guido Carli, che era ministro del Tesoro, che cosa fare. Il risultato è che ho investito i miei risparmi in azioni della Bnl. Quasi un miliardo. Ho perso il trenta per cento”