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 2008  marzo 01 Sabato calendario

IL PROGRAMMA

Il Giornale 1 marzo 2008.
PRIMA MISSIONE
RILANCIARE LO SVILUPPO
La nostra proposta per rilanciare la crescita dell’economia italiana si fonda su sei iniziative: un nuovo fisco per le imprese; infrastrutture, nuove fonti di energia e telecomunicazioni; lavoro; liberalizzazioni; sostegno al «made in Italy»; riorganizzazione e digitalizzazione della pubblica amministrazione.
A Un nuovo fisco per le imprese
- Detassazione di straordinari, premi e incentivi legati a incrementi di produttività.
- Graduale e progressiva detassazione delle «tredicesime» o di una mensilità.
- Versamento Iva dovuto solo dopo il reale incasso della fattura.
- Rimborsi Iva in tempo commerciale (da 60 a 90 giorni), per lasciare liquidità nelle imprese.
- Eliminazione di adempimenti burocratici e fiscali superflui e costosi.
- Riforma degli studi di settore, partendo dalle realtà economiche territoriali e coinvolgendo anche i Comuni.
- Graduale e progressiva abolizione dell’Irap, a partire dall’abolizione dell’Irap sul costo del lavoro e sulle perdite.
- Graduale e progressiva riduzione dell’Iva sul turismo.
B Infrastrutture, nuove fonti di energia e telecomunicazioni
- Rilancio e rifinanziamento della «Legge Obiettivo» e delle Grandi opere con priorità alle Pedemontane lombarda e veneta, al Ponte sullo Stretto di Messina e all’Alta velocità ferroviaria.
- Coinvolgimento delle piccole e medie imprese di costruzione nella realizzazione delle Grandi opere.
- Promozione e incentivazione della raccolta differenziata e della realizzazione di termovalorizzatori per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani nelle regioni deficitarie.
- Rilancio del trasporto aereo, con la valorizzazione e lo sviluppo degli «hub» di Malpensa e di Fiumicino.
- Partecipazione ai progetti europei di energia nucleare di ultima generazione.
- Incentivi alla diversificazione, alla cogenerazione, all’uso efficiente di energia, alle fonti rinnovabili: dal solare al geotermico, dall’eolico alle biomasse, ai rifiuti urbani.
- Realizzazione dei rigassificatori già autorizzati.
- Diversificazione del funzionamento degli impianti elettrici ad olio combustibile attraverso il ricorso al carbone pulito.
Completamento del processo di liberalizzazione del settore delle telecomunicazioni e diffusione della banda larga su tutto il territorio nazionale.
- Regole europee nel settore dei media: pluralismo e concorrenza, valorizzazione delle produzioni europee, completamento del passaggio alla tecnologia digitale.
C Lavoro
- Incremento delle tutele, delle garanzie e dei controlli in materia di sicurezza sul lavoro anche attraverso incentivi per le imprese.
- Obiettivo della piena occupazione per trasformare la flessibilità di ingresso nel mondo del lavoro in opportunità di stabilità del rapporto e di crescita professionale, eliminando alla radice il fenomeno della precarietà.
- Attuazione della Legge Biagi per incentivare la creazione di nuovi posti di lavoro e per realizzare una maggiore inclusione nel mercato del lavoro di giovani, donne, anziani e disabili.
- Riforma degli ammortizzatori sociali secondo i principi contenuti nel «Libro Bianco» del professor Marco Biagi.
- Completamento della «Borsa lavoro» per facilitare l’incontro tra domanda e offerta di lavoro.
D Liberalizzazioni
- Liberalizzazione dei servizi privati e pubblici per migliorare il rapporto qualità/prezzo a favore dei consumatori a partire dal carico delle bollette.
- Liquidazione delle società pubbliche non essenziali.
- Difesa dei consumatori generalizzando e rafforzando il principio di «portabilità» dei rapporti con le banche, proposto dal governo Berlusconi.
E Sostegno al «Made in Italy»
- Interventi sull’Unione Europea per ridurre la regolamentazione comunitaria, per difendere la nostra produzione, contro la concorrenza asimmetrica che viene dall’Asia.
- Sperimentazione della certificazione obbligatoria del «Made in Italy».
- Legge sui distretti industriali, sulle filiere produttive e sulle reti d’imprese.
- Sviluppo dell’agricoltura: salvaguardia degli interessi italiani in Europa, difesa e valorizzazione del prodotto italiano mediante l’indicazione obbligatoria dell’origine geografica, contenimento dei costi di produzione (anche con la stabilizzazione del regime fiscale e previdenziale agricolo), valorizzazione dei prodotti tipici, riduzione dei passaggi dal campo alla tavola dei prodotti agricoli, diffusione di mercati gestiti direttamente dai produttori agricoli.
F Riorganizzazione e digitalizzazione della P.A.
- Sviluppo del piano di riorganizzazione e di digitalizzazione della pubblica amministrazione avviato durante il governo Berlusconi per raggiungere i seguenti obiettivi: considerevoli risparmi nel costo dello Stato, accesso dei cittadini agli uffici pubblici per via telematica, maggiore trasparenza e certezza delle procedure.
- passaggio dall’archiviazione cartacea a quella digitale.
SECONDA MISSIONE
SOSTENERE LA FAMIGLIA,
DARE AI GIOVANI UN FUTURO
La famiglia è al centro del nostro programma; per noi la famiglia è la comunità naturale fondata sul matrimonio tra uomo e donna; e per sostenere la famiglia noi proponiamo: meno tasse, una casa per tutti, migliori servizi sociali, mettere i giovani in condizione di costruire il loro futuro.
A Meno tasse
- Totale eliminazione dell’Ici sulla prima casa, senza oneri per i Comuni.
- Graduale e progressiva introduzione del «quoziente familiare» che tiene conto della composizione del nucleo familiare.
- Abolizione delle tasse sulle successioni e sulle donazioni reintrodotte dal governo Prodi.
- Graduale e progressiva diminuzione della pressione fiscale sotto il 40% del prodotto interno lordo in attuazione dei principi contenuti nella Legge delega per la riforma fiscale del governo Berlusconi.
- Graduale e progressiva tassazione separata dei redditi da locazione.
- Rilevazione sul territorio dei redditi delle abitazioni, ai fini della formazione del catasto.
- Rafforzamento delle misure di contrasto all’evasione fiscale già contenute nella legge finanziaria del 2006 del governo Berlusconi.
B Una casa per tutti
- «Piano casa» per costruire alloggi per i giovani e per le famiglie che ancora non dispongono di una casa in proprietà attraverso lo scambio tra proprietà dei terreni e concessioni di edificabilità. Ogni Regione determinerà i criteri di assegnazione su cui costruire le graduatorie.
- Piano di riscatto concordato con le Regioni a favore degli inquilini di alloggi pubblici.
- Riduzione del costo dei mutui bancari delle famiglie, rendendone conveniente la ristrutturazione da parte delle banche.
- Graduale e progressiva detassazione degli investimenti in riscaldamento e difesa termica delle abitazioni e degli investimenti per la costruzione nelle città di nuovi posti-auto sotterranei.
- Fondo pubblico di garanzia per i mutui contratti dai condomini per le opere di manutenzione e/o ristrutturazione.
Stabilizzazione delle norme fiscali (Iva + Imposte dirette) sui lavori di ristrutturazione edilizia.
- «Legge Obiettivo» per i quartieri svantaggiati e le periferie delle grandi aree metropolitane, con agevolazioni agli interventi di riqualificazione urbana e il finanziamento di progetti infrastrutturali.
C Migliori servizi sociali
- Reintroduzione del «bonus bebè» per sostenere la natalità.
- Graduale e progressiva riduzione dell’Iva su latte, alimenti e prodotti per l’infanzia.
- Sostegno alle famiglie per una effettiva libertà di scelta educativa tra scuola pubblica e scuola privata.
- Assegnazione di libri di scuola gratuiti per le famiglie meno agiate, estesa fino al 18° anno di età per garantire il diritto/dovere all’istruzione.
- Prosecuzione del piano di investimenti in asili aziendali e sociali, attraverso fondi pubblici e detassazioni.
- Graduale e progressivo aumento delle pensioni più basse; rafforzamento della previdenza complementare e avvio sperimentale di nuove mutue sociali e sanitarie.
- Attuazione del piano straordinario del governo Berlusconi per le persone non autosufficienti (disabili, anziani, malati gravi) di concerto con il mondo delle autonomie e del privato sociale;
- Utilizzo delle Poste italiane per servizi sociali a domicilio, a favore dei cittadini in coordinamento con i Comuni.
- Stabilizzazione del «cinque per mille» e sua applicazione a favore di volontariato, non-profit, terzo settore, ricerca.
- Revisione del sistema di assistenza sociale in base al principio di sussidiarietà, dando un maggior ruolo ai Comuni e garantendo la libertà di scelta tra i vari servizi offerti dal pubblico, dal privato e dal privato sociale.
- Riforma del libro primo del Codice Civile, per riconoscere il ruolo fondamentale assunto nella nostra società dal «terzo settore».
- Rilancio del ruolo di prevenzione e di assistenza dei consultori pubblici e privati e, d’intesa con le Regioni, individuazione delle risorse finanziarie necessarie a garantire credibili alternative all’aborto per la gestante in difficoltà.
- Esclusione di ogni ipotesi di leggi che permettano o comunque favoriscano pratiche mediche assimilabili all’eutanasia.
D Dare ai giovani un futuro
- Sperimentazione di un periodo «no tax» per le nuove iniziative imprenditoriali e professionali dei giovani.
- Introduzione di un credito d’imposta per le imprese che assumono giovani e che trasformano contratti temporanei in contratti a tempo indeterminato.
«Bonus locazioni» per aiutare le giovani coppie e i meno abbienti a sostenere l’onere degli affitti.
- Garanzie pubbliche per i «prestiti d’onore» e per il finanziamento d’avvio a favore di giovani che iniziano la loro attività di impresa.
- Graduale progressiva totalizzazione dei periodi contributivi.
- Ripresa in ogni settore di attività del sistema delle mutue che, con sostegno pubblico e privato, garantiscano ai giovani assistenza sociale e sanitaria in caso di non lavoro e di bisogno, sul modello storico delle «Casse edili».
TERZA MISSIONE
PI SICUREZZA, PI GIUSTIZIA
Sicurezza e tutela del cittadino sono priorità assolute e saranno affrontate con interventi urgenti ed incisivi. Una giustizia lenta ed inefficiente, oltre che essere fonte di disuguaglianza e di tensioni sociali, crea ostacolo alla crescita economica del Paese. Provvedimenti legislativi immediati e di sistema debbono trovare attuazione per ridare al cittadino la fiducia nello Stato.
A Più sicurezza
- Aumento progressivo delle risorse per la sicurezza.
- Maggiore presenza sul territorio delle forze dell’ordine ed incremento della polizia di prossimità, dei poliziotti e dei carabinieri di quartiere per rafforzare la prevenzione dei «reati diffusi» (furto in appartamento, furto d’auto, spaccio di droga, sfruttamento della prostituzione, ecc).
- Incentivi per installazioni di sistemi di sicurezza nei pubblici esercizi.
- Iniziativa del governo italiano in sede di Unione Europea affinché non si attuino più sanatorie indiscriminate per i clandestini.
- Apertura di nuovi Centri di permanenza temporanea per l’identificazione e l’espulsione dei clandestini.
- Contrasto dell’immigrazione clandestina, attraverso la collaborazione tra governi europei e con i paesi di origine e transito degli immigrati.
- Contrasto all’insediamento abusivo di nomadi e allontanamento di tutti coloro che risultino privi di mezzi di sostentamento legali e di regolare residenza.
- Precedenza per l’immigrazione regolare ai lavoratori dei paesi che garantiscono la reciprocità dei diritti, impediscono la partenza di clandestini dal proprio territorio e accettino programmi comuni di formazione professionale negli stessi paesi.
- Conferma del collegamento stabilito nella Legge Bossi-Fini fra permesso di soggiorno e contratto di lavoro e contrasto allo sfruttamento illegale del lavoro degli immigrati.
- Incentivi alle associazioni, alle scuole e agli oratori per la conoscenza della lingua, della cultura e delle leggi italiane da parte degli immigrati.
Lotta al terrorismo interno ed internazionale, anche attraverso lo stretto controllo dei centri collegati alla predicazione fondamentalista.
- Tutela dell’ordine pubblico dagli attacchi alla legalità dei vari «disobbedienti» e aumento delle pene per i reati di violenza contro le forze dell’ordine.
B Più giustizia
- Perfezionamento dell’azione intrapresa nella legislatura 2001-2006 dal governo Berlusconi, con il completamento della riforma dei codici, la definitiva razionalizzazione delle leggi esistenti e l’attuazione dei principi enunciati dalle sentenze della Corte Costituzionale, non ancora trasposti in atti legislativi.
- Attuazione dei principi costituzionali del giusto processo per una maggiore tutela delle vittime e degli indagati.
- Aumento delle risorse per la giustizia, con un nuovo programma di priorità nell’allocazione delle risorse: più razionalità nelle spese, più investimenti nell’amministrazione della giustizia quotidiana, a partire dalla giustizia civile.
- Garanzia della certezza della pena, con la previsione che i condannati con sentenza definitiva scontino effettivamente la pena inflitta ed esclusione degli sconti di pena per i recidivi e per chi abbia commesso reati di particolare gravità e di allarme sociale.
- Inasprimento delle pene per i reati di violenza sui minori e sulle donne; gratuito patrocinio a favore delle vittime; istituzione del Tribunale della famiglia, per garantire i diritti fondamentali dei componenti del nucleo familiare.
- Costruzione di nuove carceri e ristrutturazione di quelle esistenti.
- Rafforzamento della distinzione delle funzioni nella magistratura, come avviene in tutti i paesi europei; confronto con gli operatori della giustizia per una riforma di ancor maggiore garanzia per i cittadini, che riconsideri l’organizzazione della magistratura, in attuazione dei principi costituzionali.
- Limitazione dell’uso delle intercettazioni telefoniche e ambientali al contrasto dei reati più gravi; divieto della diffusione e della pubblicazione delle intercettazioni telefoniche ed ambientali, con pesanti sanzioni a carico di tutti coloro che concorrono alla diffusione e pubblicazione.
- Riforma della normativa anche costituzionale in tema di responsabilità penale, civile e disciplinare dei magistrati, al fine di aumentare le garanzie per i cittadini.
- Completamento della riforma del codice di procedura civile con snellimento dei tempi di definizione ed incentivi alle procedure extra giudiziali.
QUARTA MISSIONE
I SERVIZI AI CITTADINI
Sanità, scuola, università, ricerca, cultura e ambiente. Daremo agli italiani servizi pubblici degni di un Paese europeo, innovando nel campo della sanità, della scuola, dell’università, della ricerca e nella tutela dell’ambiente.
A Sanità
- Completamento del piano del governo Berlusconi per l’eliminazione delle liste d’attesa.
- Incentivazione del rinnovamento tecnologico delle strutture ospedaliere e della realizzazione di nuove strutture, in particolare al Sud, in accordo con le Regioni.
- Trasparenza nella scelta dei manager nelle aziende pubbliche sanitarie, con graduatorie che valorizzino il merito e la qualificazione professionale.
- Riforma della Legge 180 del 1978 in particolare per ciò che concerne il trattamento sanitario obbligatorio dei disturbati psichici.
- Attuazione della legge contro le droghe e potenziamento dei presidi pubblici e privati di prevenzione e di recupero dalle tossicodipendenze.
B Scuola, università, ricerca e cultura
- Ripresa nella scuola, per gli alunni e per gli insegnanti, delle «3 i»: inglese, impresa, informatica.
- Difesa del nostro patrimonio linguistico, delle nostre tradizioni e delle nostre culture anche per favorire l’integrazione degli stranieri.
- Attuazione per la prima volta in Italia del disposto dell’articolo 34 della Costituzione: «I capaci e meritevoli anche se privi di mezzi, hanno diritto di raggiungere i gradi più alti degli studi».
- Commisurazione degli aumenti retributivi a criteri meritocratici con riconoscimenti agli insegnanti più preparati e più impegnati.
- Libera, graduale e progressiva trasformazione delle università in Fondazioni associative, aperte ai contributi dei territori, della società civile e delle imprese, garantendo a tutti il diritto allo studio.
- Rafforzamento della competizione tra atenei, premiando qualità e risultati.
- Realizzazione dei «Fondi dei fondi» per finanziare gli investimenti in ricerca sul modello di quanto realizzato in Francia.
- Inserimento graduale e progressivo della detassazione degli utili reinvestiti in ricerca ed innovazione tecnologica.
- Legge quadro per lo spettacolo dal vivo (teatro, musica, danza) e per promuovere la creatività italiana in tutti i campi dello spettacolo, dell’arte e della multimedialità.
- Promozione delle «cittadelle della cultura e della ricerca», con il concorso del pubblico e dei privati, per lo studio delle eccellenze italiane e lo sviluppo di piani e strategie per la valorizzazione delle produzioni tradizionali.
C Ambiente
- Introduzione della destinazione di un «5 per mille» per l’ambiente.
- Legge obiettivo per il recupero, la salvaguardia e la valorizzazione del patrimonio culturale e la tutela del paesaggio, nel rispetto delle autonomie territoriali, attraverso la demolizione degli ecomostri e il risanamento degli scempi arrecati al paesaggio italiano.
- Promozione di azioni coordinate di valorizzazione del territorio attraverso la programmazione negoziata con le Regioni, anche per ottimizzare l’utilizzo dei fondi europei relativi ai beni culturali e al recupero dei centri storici.
Realizzazione di strumenti di tutela del suolo e delle acque per una razionalizzazione della gestione delle risorse e per la prevenzione dei disastri idrogeologici, fatte salve le competenze regionali.
- Aggiornamento della Legge 157/92 secondo gli indirizzi europei in materia di attività venatoria.
QUINTA MISSIONE
IL SUD
Noi vogliamo un’Italia che finalmente superi, attraverso un impegno straordinario, il drammatico divario tra Nord e Sud, realizzando una politica che valorizzi la responsabilità dei territori e metta a frutto tutte le energie presenti nel Paese.
- Piano decennale straordinario concordato con le Regioni per il potenziamento, completamento e realizzazione delle infrastrutture: porti, reti stradali e autostradali, alta capacità ferroviaria, Ponte sullo stretto, in modo da formare un sistema logistico integrato.
- Creazione di zone e porti franchi.
- «Leggi Obiettivo» speciali concentrate su turismo e beni culturali, agroalimentare e risorse idriche, infrastrutture e logistica, poli di eccellenza per la ricerca e l’innovazione.
- Realizzazione di un piano strategico di riconversione dell’industria chimica pesante (impianti petrolchimici e centrali termoelettriche) ispirato alle nuove tecnologie.
- Pieno e tempestivo utilizzo dei fondi comunitari attraverso nuove intese istituzionali di programma.
- Realizzazione della Banca del Sud secondo il progetto del governo Berlusconi.
- Federalismo fiscale solidale e misure di fiscalità di sviluppo (fiscalità compensativa) a favore delle aree svantaggiate.
- Contrasto alla criminalità organizzata; piano di emergenza per la sicurezza e la legalità.
SESTA MISSIONE
IL FEDERALISMO
La riforma del Titolo V della Costituzione ha posto le premesse per avviare un ampio processo di trasferimento di poteri dal centro alla periferia. Per il riconoscimento di una effettiva autonomia delle Regioni e degli enti locali occorre realizzare il federalismo fiscale, che comporta il trasferimento di risorse finanziarie dal centro alla periferia, a parità di spesa pubblica e di pressione fiscale complessiva.
- Attuazione al disposto dell’articolo 119 della Costituzione, assegnando agli enti territoriali le più idonee fonti di finanziamento, trovando il giusto equilibrio tra autonomia, equità ed efficienza.
- Approvazione, a tal fine, da parte del Parlamento della proposta di legge «Nuove norme per l’attuazione dell’art. 119 della Costituzione», adottata dal Consiglio Regionale della Lombardia il 19 giugno 2007.
- Garanzia della massima trasparenza ed efficienza nelle decisioni di entrata e di spesa, così da permettere il controllo della collettività sulle politiche fiscali e di spesa delle amministrazioni locali.
- Garanzia che la perequazione riduca ma non annulli le differenze di capacità fiscale, fermo il principio costituzionale di giusto equilibrio tra solidarietà ed efficienza, premiando i comportamenti finanziari virtuosi e le regioni con una minore evasione fiscale.
SETTIMA MISSIONE
UN PIANO STRAORDINARIO DI FINANZA PUBBLICA
Questo programma si estende sull’intero arco della prossima legislatura e sarà integralmente realizzato entro il suo termine. Cinque anni sono un periodo di tempo sufficientemente lungo per graduare l’avanzamento progressivo degli interventi che ci impegniamo a realizzare. In ogni caso ci è ben chiaro che la realizzazione del nostro programma è sottoposta a 3 vincoli esterni essenziali:
a) il vincolo costituito dalla crisi economica in atto nel mondo ed in Italia. Una crisi che può aggravarsi e che in questi ultimi due anni è stata irresponsabilmente ignorata o sottovalutata dal governo Prodi;
b) il vincolo imposto dagli impegni di trattato europeo, impegni che l’Italia ha assunto e che il nostro prossimo governo intende rispettare. Come è stato già fatto nel periodo del nostro governo caratterizzato da una congiuntura economica negativa che ha portato la Germania e la Francia - ma non l’Italia - sulla soglia delle «sanzioni» europee; (...)