Il Sole 24 ore 25 febbraio 2008, Marco Ratti, 25 febbraio 2008
Qui Bologna. Il Sole 24 ore 25 febbraio 2008. Il Comune di Bologna incassa sempre di più dalle multe
Qui Bologna. Il Sole 24 ore 25 febbraio 2008. Il Comune di Bologna incassa sempre di più dalle multe. Anzi, no, sono in diminuzione. I risultati, in termini di minor traffico, incidenti e inquinamento, sono di tutto rispetto. No, c’è ancora molto da fare. A palazzo d’Accursio, sulle multe è guerra di cifre. Ma una cosa è certa: la città emiliana è nella top ten dei capoluoghi italiani quanto a multe per abitante (quasi 70 euro nel 2006). E la situazione è destinata a proseguire per tre o quattro anni. Nel bilancio 2008, spiega l’assessore a Mobilità e lavori pubblici Maurizio Zamboni, sono previste entrate da multe fatte nel corso dell’anno per 30 milioni di euro, contro i 32 milioni del 2007. A ciò va aggiunto il recupero di sanzioni pregresse, che nel 2008 dovrebbe essere di circa 10 milioni (5-6 l’anno scorso). Due milioni in meno da nuove multe, dunque, anche se l’incasso totale arriverà a 40 milioni (due o tre in più rispetto a dodici mesi prima). «Frutto – sintetizza Zamboni - di una sorta di lotta all’evasione contro le sanzioni non pagate». Ma esiste un’altra versione dei fatti. Galeazzo Bignami, consigliere di An e presidente della commissione Bilancio, non sta nella pelle quando sente le cifre. «Ci vedo la malafede – dice – perché non si possono paragonare pere con mele». Il suo ragionamento è: se si confronta il bilancio di previsione 2007 con quello 2008, l’aumento è di ben 7 milioni, mentre i dati dell’assessore affiancherebbero il consuntivo dell’anno scorso con le ultime previsioni, fatte in modo prudenziale. Secondo Bignami, le entrate per multe sono raddoppiate negli ultimi quattro anni e la domanda è questa: «Gli strumenti sanzionatori installati, come telecamere e autovelox, sono stati introdotti per combattere comportamenti non virtuosi o solo per fare cassa?». E la risposta si troverebbe nel bilancio comunale, «dove non c’è un centesimo destinato all’educazione stradale nelle scuole o nei locali notturni». Zamboni, da parte sua, sottolinea i risultati raggiunti. Tra il 2004 e il 2007 il numero di accessi automobilistici al centro storico è diminuito del 25%, pari a 5 milioni di macchine l’anno. Per quanto riguarda l’inquinamento, si limita a un esempio: in alcune strade il benzene è passato da 15 microgrammi per metro cubo a neppure 9. Infine, nello stesso arco di tempo, gli incidenti con morti o feriti sono calati del 19% nel centro storico. Anche l’ambiente, visto dall’opposizione, cambia colore: per Bignami i risultati «non sono significativi, visto che il traffico privato pesa sull’inquinamento cittadino solo per il 13%». Marco Ratti