Liberazione 29 febbraio 2008, 29 febbraio 2008
Popolo delle libertà, sette piccoli partiti. Liberazione 29 febbraio 2008. Chiusa con tanto di brindisi l’intesa di Fi e An sulle candidature, Silvio Berlusconi ha dovuto dedicarsi ai sette piccoli pianeti che ruotano nell’orbita del Pdl: Dca di Rotondi, Alternativa Sociale di Mussolini, Pri di Nucara e La Malfa, Nuovo Psi di Caldoro, Liberaldemocratici di Dini, Italiani nel Mondo di De Gregorio, Pensionati di Fatuzzo
Popolo delle libertà, sette piccoli partiti. Liberazione 29 febbraio 2008. Chiusa con tanto di brindisi l’intesa di Fi e An sulle candidature, Silvio Berlusconi ha dovuto dedicarsi ai sette piccoli pianeti che ruotano nell’orbita del Pdl: Dca di Rotondi, Alternativa Sociale di Mussolini, Pri di Nucara e La Malfa, Nuovo Psi di Caldoro, Liberaldemocratici di Dini, Italiani nel Mondo di De Gregorio, Pensionati di Fatuzzo. «E’ inutile nascondersi dietro un dito: c’è da lottare», fotografa la situazione a sera Alessandra Mussolini. Il fatto è che il Cavaliere ha dato ampie rassicurazioni a più d’uno, e deve farsi carico anche delle richieste di quelli (come Carlo Giovanardi) che un partito lo hanno lasciato per entrare nel Pdl, o che (come Mauro Fabris) confidano nella sua riconoscenza dopo aver contribuito ad affossare il governo Prodi, o che (come Michela Brambilla e Marcello Dell’Utri) con i propri circoli hanno dato vita al Popolo delle libertà. C’è poi da includere nel computo i 50 seggi sicuri già assegnati ai satelliti Lega-Mpa. Ma il punto è che i pianeti più grandi, Alleanza Nazionale ma anche Forza Italia, non sono affatto aperti a considerare le ragioni dei "piccoli". Il partito di Gianfranco Fini, per esempio, è stato chiarissimo: se il Cavaliere vorrà essere generoso verso i "piccoli", ha a disposizione i 60 seggi in più che il premio di maggioranza, in caso di vittoria, attribuirebbe agli azzurri alla Camera. Ma di cedere anche una sola delle 84 candidature sicure portate a casa da An, non se ne parla neppure. In quel numero - frutto di una lunga trattativa - già bisogna includere alcuni candidati "comuni" tra Fi-An (come Fiamma Nirenstein e Roberto Speciale). L’ultim bollettino dei seggi ne assegna 4 alla Dc, 3 al Pri, 2 al Nuovo Psi, 2 a Lamberto Dini, 2 a De Gregorio, 1 a Fatuzzo e massimo due alla Mussolini. Tra i candidati che entreranno direttamente in quota Forza Italia, hanno dovuto ridimensionare parecchio le pretese Michela Vittoria Brambilla (partita dalla richiesta di 30 posti, oggi sarebbe scesa a 10 in un colloquio con Berlusconi, ma difficilmente arriverà ad averne 5) e Carlo Giovanardi (ne voleva 8-10, ne avrà forse 4-5).