Avvenire 29 febbraio 2008, 29 febbraio 2008
Quella casa è proprietà privata. Avvenire 29 febbraio 2008. Nessuno aveva segnalato al Comune la pericolosità di quella casa in via Giovanni Consolazione, dove hanno trovato la morte Ciccio e Tore e dove lunedì scorso è precipitato, giocando, il piccolo Michele, poi tratto in salvo
Quella casa è proprietà privata. Avvenire 29 febbraio 2008. Nessuno aveva segnalato al Comune la pericolosità di quella casa in via Giovanni Consolazione, dove hanno trovato la morte Ciccio e Tore e dove lunedì scorso è precipitato, giocando, il piccolo Michele, poi tratto in salvo. E senza denunce, afferma il sindaco di Gravina in Puglia, Rino Vendola, il Comune non ha strumenti per intervenire, per sanare eventuali situazioni di pericolosità. A Gravina situazioni di rischio ce ne sono: cunicoli, case diroccate, pozzi che costellano il centro sto rico. Ma è tutto di proprietà privata, spiega il sindaco, così il Comune non ha titolo per intervenire. «Anche la casa dove sono stati trovati i corpi dei due bambini - afferma Vendola - è di proprietà pri vata. di una società che fa capo all’imprenditore Serafino Di Palma. Quel palazzo era recintato, c’era un cancello». Eppure i bambini in quella casa ci sono entrati e pare che quel vecchio rudere fosse frequentato dai ragazzini, che fosse un luogo dove giocare e mostrare il proprio coraggio. «Ci sono andato anch’io il giorno del ritrovamento dei corpi aggiunge - , e posso assicurare che quel pozzo, se uno non ne conosce l’esistenza, è assolutamente nascosto allo sguardo». Vendola ricorda che in passato aveva fatto risistemare dai muratori alcuni edifici troppo malconci: «Non l’avessi mai fatto. I proprietari volevano farmi causa per danni». Insomma, edifici privati sui quali il Comune può far poco. Ma non tutti evidentemente la pensano allo stesso modo se - è lo stesso Vendola a dirlo - sui muri qualcuno ha scritto ’Lo Stato ha ammazzato Ciccio e Tore’.