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 2008  marzo 03 Lunedì calendario

Citycar del futuro e Suv ibrido. Affari & finanza 3 marzo 2008. L’auto del futuro si fa avanti con coraggio

Citycar del futuro e Suv ibrido. Affari & finanza 3 marzo 2008. L’auto del futuro si fa avanti con coraggio. Messe da parte le timidezze che la relegavano sempre in un cantuccio, negli angoli meno frequentati degli spazi espositivi delle case nei grandi saloni internazionali, la quattro ruote che fa della capacità di inquinare meno – o non inquinare affatto – il suo punto di forza, guadagna il centro della scena. La portabandiera della nuova specie al salone di Ginevra sarà la Nissan Pivo 2, piccola auto da città ad emissioni zero con tre posti a bordo, quattro ruote dotate ognuna di un motore elettrico (capaci perciò di movimenti in libertà impossibili con le caratteristiche costruttive delle auto di oggi) e batterie al litio di nuova concezione. La Pivo 2 si svela in anteprima a Parigi, dove è stata portata dai suoi creatori giapponesi prima di andare al Salone di Ginevra. Il luogo dell’appuntamento è uno studio televisivo sulle rive della Senna, attrezzato a set cinematografico. Sulle pareti sono riprodotti i profili dei palazzi con in più un sole tondo e rosso assolutamente simile a quello che campeggia al centro della bandiera nazionale giapponese. Proprio quel grande e simbolico Sol Levante, che guarda ottimista le interessantissime evoluzioni della Nissan Pivo 2, è il segno più importante di questa giornata passata in compagnia delle tecnologie automobilistiche del futuro. Il Giappone ci crede. Crede che cambiare l’auto possa essere la svolta decisiva per l’intero comparto tecnologico industriale. E questa è l’indicazione più importante, da prendere con estrema attenzione da parte dell’Europa. La Pivo racchiude nei suoi due metri e sessanta di lunghezza tutte le strade tecnologiche che si aprono oggi di fronte all’automobile. La trazione totalmente elettrica, realizzata con quattro motori da 15 kW ciascuno integrati direttamente all’interno delle ruote e alimentati da batterie agli ioni di litio "laminari", cioè piatte invece che cilindriche, è la chiave attualmente a disposizione per chi vuole realmente realizzare auto che non emettano sostanze inquinanti. Nella Pivo 2 i nuovi motori sono frutto di un’alleanza industriale tra Nissan e Fujitsu, e le batterie vengono dalla jointventure Aesc – Automotive energy supply corporation realizzata da Nissan e Nec. Grazie a queste soluzioni la piccola Nissan cancella la retromarcia dal vocabolario della guida, facendo direttamente ruotare l’abitacolo. E cancella anche le faticose manovre di parcheggio, perchè le ruote girano tutt’e quattro di 90 gradi. Come dire che l’auto può essere al centro del rilancio industriale hitech, in Giappone come negli altri paesi ad elevata industrializzazione. Ma la Nissan Pivo non è fatta soltanto di tecnologie, porta anche una nuova idea per far "vivere" l’auto ed il suo rapporto col conducente. Se tutti i modelli più dotati attualmente sul mercato hanno sistemi per l’aiuto al parcheggio, con sensori e bip, e sistemi di navigazione che parlano indicando la strada, la Pivo 2 "umanizza" queste funzioni integrando un piccolo robot dai tratti fanciulleschi nel cruscotto. Si tratta del Robotic agent, un assistente capace di riconoscere anche l’umore del conducente dalle sue espressioni facciali, arrivando così a fargli compagnia, o a tenerlo sveglio quando serve. Il robottino della Pivo 2 è stato una vera attrazione al salone di Tokyo dello scorso ottobre. Adesso la Nissan vuole sondare come lo accoglieranno gli europei, al salone di Ginevra. Le strade rappresentate in chiave così affascinante dalla Nissan Pivo, passano al salone svizzero per moltissimi altri stand di grandi costruttori. A cominciare da quello Bmw, che conterrà la seconda proposta di sistema ibrido svelata dalla casa di Monaco nel giro di pochi mesi. Dopo la X6 ActiveHybrid presentata a settembre a Francoforte, tocca alla X5 mostrarsi con una trazione dotata di un motore a combustione interna (stavolta il due litri diesel) e di un motore elettrico. Il prototipo si chiama Bmw Vision e porta alla luce il primo risultato dell’alleanza tutta tedesca tra Bmw e Mercedes per l’ibrido da integrare nei loro modelli alto di gamma. Il sistema arriverà in concessionaria sulla Serie 7 tra meno di due anni. E non mancano esempi di come la trazione elettrica per le auto "non da città" sia oggi sempre più concretamente pensata in abbinamento con l’idrogeno e le celle a combustibile, questo realizzano la Honda Fcx Clarity, su strada già da quest’anno in California, la Chevrolet Hydrogen 4, tra pochi mesi con una mini flotta dimostrativa a Berlino, e il Chrysler EcoVoyager, emblema di come il rilancio del marchio americano debba essere legato strettamente ai temi ambientali. La novità più visibile, eppure più nascosta, è però quella di casa Toyota. La piccolissima IQ, mostrata a Ginevra nella sua veste definitiva, arriverà su strada con motori tradizionali ma è già pronta ad ospitare un sistema ibrido o elettrico. I concorrenti hanno gli occhi per vedere e se ne sono chiaramente accorti. Adesso sono chiamati a prendere le loro contromisure. A tutto vantaggio di chi ama l’auto e l’ambiente. FABIO ORECCHINI