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 2008  marzo 01 Sabato calendario

LELE MORA

Il mio lavoro è distrutto. Libero 1 marzo 2008.
Come ha preso la notizia? «Sono felice, ho pianto tanto. Ho sofferto molto e mi sono anche ammalato. Da 30 anni faccio questo lavoro con serietà. Non sono mai stato un fotografo nè un paparazzo. Sono un agente». Cosa ne pensa della decisione di rinviare a giudizio Corona? «Mi dispiace. Presi Corona sotto la mia ala protettiva anni fa. Poi lui ha aperto un’agenzia fotografica. Lavora sodo per rendere il pettegolezzo vivo, non credo commetta alcun reato». Come festeggerà? «Con i miei figli. Hanno sentito tante cose brutte che la metà bastano». Chi l’ha chiamata? «Ho ricevuto un mazzo di fiori bianchi da Sabrina Ferilli con il biglietto: "Ti voglio bene, ha dimostrato quello che sei". Poi tantissime telefonate». Chi non l’ha chiamata? «Qualcuno manca all’appello. Ma non voglio fare pettegolezzi». Medita vendette? «Tanti mi hanno diffamato. Ma non reagirò. L’unica rivalsa sono le parole del giudice: "Prosciolto perchè il fatto non sussiste". Faccio solo i nomi di chi mi ha voluto bene: mia figlia, la Ferilli, che mi ha voluto con sè alle sfilate milanesi. Costantino mi ha difeso. Poi Alda D’Eusanio: in Rai le volevano proibire di lavorare con me, ma lei rispondeva fiera: "Lele è il mio agente"». Tanti artisti si sono allontanati dalla sua agenzia "L.M". Qualcuno tornerà? «No. Chi ha avuto ha avuto, chi ha dato ha dato. Non riapro le porte a nessuno. Meglio lanciare nuovi volti». Il lavoro è stato danneggiato? «Tantissimo. In questo anno ho quasi perso la voglia di farlo. Ora voglio ripartire da zero, ma con grande orgoglio». Risorgerà dalle ceneri come l’Araba Fenice? «Non devo rinascere. Sono sempre io. Solo, mi metterò meno in mostra, quello sì. Quattro anni fa lo facevo, ma era il momento che lo richiedeva. Il mio lavoro dovrebbe essere nell’ombra, oggi ho un volto. Purtroppo» Potrebbe scrivere un libro e far soldi a palate. «Lo farò: "Cento ricette per cento amici". Non solo di cucina, ma di vita». Intendevo un libro con le sue verità su Vallettopoli o sul mondo dello spettacolo. «Mai. Conosco tanti segreti dei miei artisti o ex artisti. Ma sono come un prete nel confessionale. Li tengo per me».
A.MEN.