La Repubblica 29 febbraio 2008, ANTONIO CIANCIULLO, 29 febbraio 2008
Cellophane, lacci e scatoloni. La Repubblica 29 febbraio 2008. Prevenzione: è questa la parolina magica che l´Unione europea ci suggerisce per venir fuori dal disastro rifiuti
Cellophane, lacci e scatoloni. La Repubblica 29 febbraio 2008. Prevenzione: è questa la parolina magica che l´Unione europea ci suggerisce per venir fuori dal disastro rifiuti. L´altra faccia dell´ingorgo che ha devastato la Campania, l´altra faccia del deflusso mancante, è il rubinetto che aumenta costantemente il suo getto: la marea degli oggetti programmati per diventare il più rapidamente possibile scarti cresce senza tregua. Prevenire vuol dire trovare usi alternativi, eliminare il superfluo, riutilizzare, migliorare la qualità diminuendo la quantità. Domani è la giornata che Legambiente ha dedicato alla lotta contro uno dei settori merceologici più invadenti. La campagna «Disimballiamoci» è una rivolta contro cellophane, lacci, scatoloni e basi di legno che imprigionano i prodotti in tre o quattro successivi livelli di contenzione. Non è solo una sensazione soggettiva: l´ultimo rapporto Apat ricorda che tra il 2000 e il 2006 gli imballaggi sono cresciuti di un 9 per cento che vale un milione di tonnellate (da 11.168 a 12.175 tonnellate). E´ vero che due terzi degli imballaggi, oltre 8 milioni di tonnellate, vengono recuperati grazie alla raccolta differenziata che - una volta tanto - supera le richieste di Bruxelles. E sui singoli materiali, come ricorda il Conai (il consorzio per il recupero degli imballaggi), sono stati raggiunti risultati interessanti: meno 30 per cento dell´acciaio contenuto in una scatoletta di alimenti, 90 per cento di fibra riciclata nel cartone, 60 per cento di bottiglie in vetro riciclato, dimezzamento del peso dei contenitori di detergenti. Ma la somma complessiva ha ancora un saldo sfavorevole: la riduzione dei volumi degli imballaggi non è in vista e anzi i numeri continuano a crescere. «Tutti devono dare il loro contributo per vincere questa sfida: dai produttori di imballaggi alle amministrazioni locali. Noi daremo il nostro con la campagna "Ridurre si può"», commenta Stefano Ciafani, responsabile scientifico di Legambiente. «Tra le tante iniziative positive che abbiamo trovato e incoraggiato ne segnalo due. La prima è la diffusione in tante scuole dell´uso dell´acqua di rubinetto, che nella maggior parte delle nostre città è di prima qualità: si risparmiano 5 o 6 bottiglie di plastica al giorno per ogni classe. La seconda è l´impegno della grande distribuzione. Le Coop, ad esempio, su alcuni prodotti hanno eliminato l´imballaggio superfluo: la confezione di maionese ha perso cellophane e scatola di cartone mantenendo solo il tubetto». ANTONIO CIANCIULLO