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 2008  marzo 03 Lunedì calendario

Sacroliberisti e Impotenti Esistenziali. La Repubblica 3 marzo 2008. Non vi piace il bipartitismo? Non vi convince l´idea del «voto utile»? Non avete ancora trovato il partito che fa per voi? Bene, allora forse potreste prendere in considerazione l´idea di votare per il «Sacro Romano Impero Liberale Cattolico - Movimento Liberal Cristiano - Giustizia e Libertà» che ha conquistato il terzo posto - dopo due «liste Grillo» a denominazione d´origine non controllata - sul grande tabellone del Viminale dove sono esposti i simboli dei partiti ufficialmente in corsa per le prossime politiche

Sacroliberisti e Impotenti Esistenziali. La Repubblica 3 marzo 2008. Non vi piace il bipartitismo? Non vi convince l´idea del «voto utile»? Non avete ancora trovato il partito che fa per voi? Bene, allora forse potreste prendere in considerazione l´idea di votare per il «Sacro Romano Impero Liberale Cattolico - Movimento Liberal Cristiano - Giustizia e Libertà» che ha conquistato il terzo posto - dopo due «liste Grillo» a denominazione d´origine non controllata - sul grande tabellone del Viminale dove sono esposti i simboli dei partiti ufficialmente in corsa per le prossime politiche. Quanti sono, secondo voi? Una quarantina? Macchè. Il doppio? No, più del quadruplo: centosettantasette, ovvero sette in più rispetto a due anni fa. La madre dei partiti, in Italia, è sempre incinta. Non si può farne una colpa a Mirella Cece, ragioniere-giurista-teologa oltre che fondatrice, leader e presidente «a vita» del Sacro Romano Impero Liberale Cattolico, che presenta il suo simbolo da 21 anni. Lei è stata la prima a mettersi in fila davanti al ministero, con una settimana d´anticipo sull´apertura dell´ufficio speciale: ha dormito per sette notti davanti al Viminale, ha distribuito i numeretti a tutti gli altri, poi ha dato la precedenza al vecchio amico piemontese Renzo Rabellino (già «No Euro», ex «Forza Roma», oggi «Lista del Grillo») e alla fine ha consegnato al funzionario ministeriale il suo prezioso simbolo: una croce rossa su scudo giallo, circondato da tre fotografie di sé medesima e sottolineato in latino: «Theocrates Christiani Catholici Ecclesiastes». E chi vuole intendere intenda. Non vi conquista neanche il «liberalcristianesimo» della signora Cece? Nessun problema. Venghino signori, al gran bazar del partito su misura. Sfogliate voi stessi il campionario dei simboli ufficiali, loghi nuovi di zecca che il 13 aprile potreste anche ritrovarvi - chissà - sulla scheda elettorale. C´è di tutto, per tutti i gusti. Undici croci (quattro con scudo), nove falce-e-martello, cinque fiamme, cinque rose, due edere e tre garofani. Dodici Nord e dieci Sud, ma un solo Centro. E ancora: quattordici Movimenti, nove Unioni, cinque Leghe, cinque Alleanze, tre Fronti e cinquantatrè Partiti. Più un Sogno («Sogno Italiano», per essere precisi). Tiriamone fuori qualcuno a caso. Il 144, per esempio: «Partito Impotenti Esistenziali». Un momento, non equivocate. Diconsi impotenti, spiega il suo leader e candidato premier, dottor Giuseppe Cirillo, «i cittadini che non hanno forza e coraggio di esternare le proprie insoddisfazioni esistenziali e i propri malumori». Ah, ecco. Al numero 14, la Lista Civica Nazionale. Simbolo: la scritta «Io non voto!» su fondo rosa. E c´è anche un programma, che secondo il promotore Carlo Gustavo Giuliana «scaturisce da una buona idea: controllare chi governa per governare meglio domani». Non fa una grinza. Solo che per attuarlo, è indispensabile tracciare una croce sul simbolo della lista. In altre parole, bisogna dare il voto a «Io non voto». Misterioso, il simbolo numero 37: «100 %». Cento per cento di cosa? Andiamo a leggere il programma. «Fare in modo che ogni sistema ecologico ed altra realtà interagente possa, in modo coordinato e sinergico con la comunità presente e futura e con ogni altra realtà esistente nel raggio d´azione umano, sviluppare la rispettiva combinazione unica di tutte le sue proprie reali capacità e potenzialità fisiche-chimiche-biologiche...». Chiaro, no? Ancora più criptico è il contrassegno del Nucleo Tremmista Nazionale. Un rombo rosso in campo nero racchiude un disegno bianco assolutamente incomprensibile. «Contiene un messaggio subliminale che si richiama a una parola universale» spiega sottovoce il fondatore del movimento, Battista Mazzetta. Quale parola, scusi? «Non posso rivelarlo. Finora solo otto persone, tra cui mia figlia, sono riuscite a decifrarlo. Non l´ho detto neppure a mia moglie, figuratevi se lo dico a voi...». Ce ne andiamo in punta di piedi. Ma forse volete qualcosa di più preciso, di più concreto. Allora potrebbe interessarvi la lista «Recupero Maltolto», che ce l´ha con i corrotti d´Italia ma adotta come slogan quello dei rivoluzionari francesi («Liberté Egalité Fraternité») accanto a quello dei più educati sessantottini antiamericani «Yankee Go Home, Please». Oppure può tentarvi il movimento «L.I.R.A.» che promette «Libertà, Indipendenza, Rispetto e Amore», ma è favorevole, si capisce, anche al ritorno al vecchio conio. O magari il partito «Casinò Centro Italia», che ha come simbolo una roulette e si rivolge ai giocatori d´azzardo residenti tra Eboli e Bagnacavallo. Non vanno bene? Nessun problema, l´assortimento è ampio. «Disoccupati uniti», «No ai Pacs», «Partito Internettiano», «Lista No Monnezza», «Zarlenga Omnia», «Casta Contro», «Paladini d´Italia», «Territorio sicuro», «Non Remare Contro», «La Mia Italia», «Consumatori Civici», «Minigoverno.it», «Peppe 40», «La Guida Italiana», «Reset Party», «Difesa della Famiglia», «Movimento Giovani Poeti d´Azione»... Non c´è, stavolta, il «Partito S.O.S» che il siciliano Armando Piano del Balzo, da Valguarnera Caropepe, presentava ininterrottamente dal 1968 e che aveva la caratteristica unica di cambiare significato ad ogni elezione: prima «Subito Occorre Soccorso», poi «Seguitemi Ottimi Siciliani», quindi «Squadra Operativa Speciale». Il simbolo però era sempre lo stesso: «Una stella - precisava lui - con cinque pallettoni intorno». Centosettantasette simboli, dunque. Ma non illudetevi, non li troverete tutti sulla scheda. Ci saranno solo i partiti che raccoglieranno le firme per le liste. Il Sacro Romano Impero di Mirella Cece, per esempio, non ci sarà di sicuro. «Io sono qui per difendere il mio simbolo: se me ne scopiazzano un pezzetto, è una parte di me stessa che va via. Ma non ci penso nemmeno, a raccogliere le firme. Tanto le elezioni sono una truffa, è già tutto deciso. Che lo chiedo a fare, il voto?». Ma allora, scusi, come pensa di andare al governo? La signora sorride, mentre si avvia verso l´uscita di questo ministero che per dieci giorni è stata la sua casa: «Guardi, il mio è un movimento spirituale. Io voglio essere eletta per acclamazione. A furor di popolo». SEBASTIANO MESSINA