Corriere della Sera 29 febbraio 2008, Guido Santevecchi, 29 febbraio 2008
Kabul, la guerra segreta del principe Harry. Corriere della Sera 29 febbraio 2008. Capodanno tra le pietre dell’Afghanistan, di fronte alle posizioni dei talebani
Kabul, la guerra segreta del principe Harry. Corriere della Sera 29 febbraio 2008. Capodanno tra le pietre dell’Afghanistan, di fronte alle posizioni dei talebani. Un ufficiale inglese guarda su uno schermo le immagini del campo di battaglia riprese da un aereo senza pilota: i veterani la chiamano Kill Tv o Taliban Tv. Ma non è un videogioco. Alla radio del posto avanzato arriva la voce spezzettata di un capopattuglia americano finito sotto il fuoco dei guerriglieri islamici. «Widow Six Seven, siamo messi male, chiediamo urgente fuoco aereo». Il tenente prende le coordinate e risponde: «Cleared Hot», una frase in gergo militare per segnalare che l’aiuto sta arrivando, sotto forma di due F-15 che sganciano due bombe da 500 libbre sul bersaglio. Gli americani una volta tanto benedicono quell’accento eccentrico, molto inglese, di Vedova Sei Sette. Però non sanno che a pronunciarle, a ordinare l’attacco dei caccia-bombardieri, è stato il tenente Harry Wales, terzo nella linea di successione al trono di Gran Bretagna. Il principe Harry, dunque, è andato alla guerra, mandato in prima linea come Forward Air Controller, controllore aereo avanzato, vale a dire l’ufficiale di collegamento incaricato di dirigere il fuoco di jet ed elicotteri. Era partito il 14 dicembre e la stampa britannica era stata invitata a seguire il ragazzo in azione, la sua trasformazione da principe playboy a soldato di prima linea. La condizione era di mantenere il segreto fino a metà aprile, quando il tour (come lo chiamano gli inglesi) sarebbe terminato. Ora che la notizia è trapelata, Londra si prepara a farlo rientrare. Dodici mesi fa, quando era pronto ad andare in Iraq, Harry aveva subito la frustrazione di essere tenuto a casa per motivi di sicurezza: allertati dalla stampa i miliziani sciiti avevano promesso di prendere di mira il principe dai capelli rossi. Ma ieri Drudge Report, il sito americano famoso per lo scoop su Monica Lewinsky, ha rotto l’embargo. Il ministero della Difesa ha confermato. Tv e giornali londinesi si sono scatenati con un diluvio di informazioni già pronte per celebrare il coraggio regale. Comprese le immagini del principe alla mitragliatrice, cinquecento metri da un bunker talebano; e un’intervista in cui Harry dice: « meglio essere qui, invece che stare in caserma a casa ad aspettare i racconti di chi torna. Certo, non ho fatto una doccia da giorni, ho la stessa tuta da una settimana. Ma è bello essere una persona normale, per una volta». Ora seguiranno le polemiche sulla fuga di notizie, sul tradimento: pare che Drudge abbia preso lo scoop da un sito australiano e uno tedesco. Guido Santevecchi