Corriere della Sera 2 marzo 2008, A. Ni., 2 marzo 2008
L’esercito tecnologico: laser e telecamere termiche. Corriere della Sera 2 marzo 2008. Nel 2003, a Mosul, nel nord dell’Iraq, arrivò la Terza Divisione americana, la leggendaria «hi-tech Division»
L’esercito tecnologico: laser e telecamere termiche. Corriere della Sera 2 marzo 2008. Nel 2003, a Mosul, nel nord dell’Iraq, arrivò la Terza Divisione americana, la leggendaria «hi-tech Division». Sembrava un’armata da fantascienza. Su ogni Hummer, le gigantesche jeep fatte per apparire ed essere indistruttibili, stava un computer che mostrava il campo di battaglia come lo vedevano assieme gli aerei spia, i satelliti o i rapporti delle forze speciali infiltrate tra le linee nemiche. Il tutto in mezzo alla polvere che turbinava dai finestrini. Cinque anni dopo, in Afghanistan, lo stesso schermo che è la combinazione tra un computer, un gps e una radio, è a disposizione di ogni pattuglia italiana. Non su ogni mezzo, perché il giocattolino costa troppo. Ma uno per ogni pattuglia di alpini sì. Nel 2003 la Brigata Sassari arrivò in Iraq con i Vm, blindati che i soldati avevano ribattezzato «Scarrafoni» o «bare viaggianti» perché le protezioni resistevano egregiamente ai mitra, ma già contro un razzo o, peggio, contro una mina, cedevano. Allora, addio soldati. Oggi gli italiani hanno i Lince, la risposta nostrana agli Hummer, forse riuscita anche meglio dell’originale che indistruttibile non si è affatto rivelato. I Lince sono progettati per resistere agli Ied, le trappole esplosive telecomandate diventate così frequenti in Iraq e Afghanistan. E hanno già salvato molti soldati. Gran Bretagna, Belgio e Norvegia se ne sono accorti e ne hanno ordinati degli esemplari. L’esercito italiano sta cambiando, sta diventando più moderno. Professionale. Negli uomini che devono studiare di più (un anno e mezzo di esami supplementari per diventare ufficiali) e nei mezzi. A Nassiriya ci vollero le polemiche per la morte di Matteo Vanzan per far arrivare gli elicotteri d’attacco Mangusta. Ad Herat ci sono già. A Nassiriya il top della tecnologia sembravano essere i visori notturni. Ora, su alcuni blindati Puma, sono montate costosissime torrette Hitrole che hanno telecamere a infrarossi e termiche che vedono qualunque cosa nel raggio di due chilometri e, nel caso, protetti dentro lo scafo, sparano con la precisione del puntamento laser. I numeri sono quelli che sono. Non siamo una grande potenza. Di Lince, ad esempio, l’Esercito ne ha poco più di 200. Ma almeno, chi ci lavora dentro, sa di farlo con la maggior sicurezza a disposizione oggi. A. Ni.