La Repubblica 27 febbraio 2008, S.Fio., 27 febbraio 2008
Mastrocola "Lo ammetto ho pagato". La Repubblica 27 febbraio 2008. Paola Mastrocola, autrice di successo, è troppo spiritosa per nascondere i propri esordi da "invisibile"
Mastrocola "Lo ammetto ho pagato". La Repubblica 27 febbraio 2008. Paola Mastrocola, autrice di successo, è troppo spiritosa per nascondere i propri esordi da "invisibile". «Fu al principio degli anni Novanta, non ero ancora conosciuta e già da tempo tenevo nel cassetto una raccolta di poesie. Provai a mandarle a Schweiller, ma senza successo. Qualcuno mi suggerì un editore a pagamento. Mi piego o non mi piego alla vergogna? Fu terribile, mi piegai». Dalla Gallina Volante a Più lontana della luna, uscito di recente da Guanda, i suoi romanzi sono stati accolti con favore dal pubblico e anche da critici esigenti. Ma il debutto poetico ancora l´assilla. «Il problema non sono i soldi, che comunque non furono pochi. La tragedia fu quando ricevetti le prime trecento copie: compresi subito che il libro esisteva in quelle casse, e basta. E ora che faccio? Lo mando agli amici? Sentii tutta la inutilità. E anche la vergogna». Quel che la Mastrocola non dice è che quel suo primo volumetto di poesie includeva anche l´introduzione di Giorgio Bàrberi Squarotti, autorevole critico letterario e barone dell´accademia torinese, presente in qualità di prefatore in molte altre edizioni di Genesi, il marchio a pagamento scelto dall´autrice. Un solo commento: «Era un´introduzione bellissima». Nessuna recriminazione postuma? «No, affatto. Sei tu che hai cercato l´editore, lui non ti ha chiesto nulla. La diabolica decisione è soltanto dell´autore. Ora è molto facile criticare tutto ciò, ma non c´è altra via. Se non fai così, non sai come venirne fuori». Ma lei fu aiutata da questo esordio? «No, non mi ha aperto nessun´altra strada. Sono libri nati già morti. Vedono la luce, ma non vivono. come far parte di una comunità invisibile e parallela, che non tocca mai quella vera. Un mondo di illusioni». S.Fio.