Maurizio Blepietro, Panorama 6/3/2008, 6 marzo 2008
Di’ la verità, ti stai convertendo. «No. Conversione significa inginocchiarsi e pregare, entrare in comunione con Cristo: io da tutto ciò sono lontano come lo ero prima, o vicino come lo ero prima
Di’ la verità, ti stai convertendo. «No. Conversione significa inginocchiarsi e pregare, entrare in comunione con Cristo: io da tutto ciò sono lontano come lo ero prima, o vicino come lo ero prima. Semplicemente mi sono trasferito nel corso del tempo dal mio mondo a questo altro mondo, dove si pensa, si custodiscono le più belle biblioteche, si cercano le radici della vita dell’uomo». Nella storia della Chiesa i convertiti spesso sono diventati integralisti. «Te lo ripeto: io sono credente, ma nel senso che non sono una persona scettica. Ho fede, nel senso che ho fiducia. Se poi devo farmi una critica, sì, sono a rischio fanatismo, perché sono uomo dai giudizi netti. Per me due più due fa quattro e non ci sono altre sfumature». Mai sentito il bisogno di confessarti? «No, ho i normali tormenti di chi vive in un mondo borghese-cristiano, ma non sono afflitto dalla sindrome di don Giovanni». E il senso del peccato? «Ce l’ho molto» (Giuliano Ferrara a Maurizio Belpietro).