Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2008  febbraio 28 Giovedì calendario

Daniela Piccirillo, 25 anni. Originaria di Morcone in provincia di Benevento, «graziosa, allegra e cordiale con tutti», era la primogenita di Esterina Cioccia, 42 anni, donna delle pulizie un po’ strana di testa che da quindici anni s’era separata dal marito e da qualche mese conviveva con un altro

Daniela Piccirillo, 25 anni. Originaria di Morcone in provincia di Benevento, «graziosa, allegra e cordiale con tutti», era la primogenita di Esterina Cioccia, 42 anni, donna delle pulizie un po’ strana di testa che da quindici anni s’era separata dal marito e da qualche mese conviveva con un altro. La madre spesso andava a trovare la figlia ma le visite finivano sempre tra urla e insulti perché le due donne s’accusavano, reciprocamente, di frequentare cattive compagnie. Mercoledì sera la Piccirillo aveva un appuntamento col suo ragazzo ma la Cioccia le impediva di uscire, lei indispettita le diede una manata sulla faccia e l’altra, afferrato un coltello da cucina, glielo infilò dritto nel cuore. Tardo pomeriggio di mercoledì 27 febbraio in una casetta in corso Italia nel centro di Morcone, paesino del Beneventano.