Corriere della Sera 13 febbraio 2008, Claudia Voltattorni, 13 febbraio 2008
La madre, Nanni e i film. Corriere della Sera 13 febbraio 2008. I figli, si sa, so’ piezz ’e còre
La madre, Nanni e i film. Corriere della Sera 13 febbraio 2008. I figli, si sa, so’ piezz ’e còre. Pure se hanno passato la cinquantina e ne hanno combinata una grossa. Come far arrabbiare il Vaticano. E Agata Apicella Moretti non guarda in faccia a nessuno. Emerge perfino dal suo (quasi) abituale silenzio per difendere il figlio Nanni attaccato dal responsabile della Cei per la pastorale giovanile don Nicolò Anselmi. Mamma Agata non ci sta. Perché «Nanni non è mai volgare». Anzi. « Caos Calmo è un film di una pienezza incredibile, ed è di grande finezza», ribatte. Lei, ex professoressa di lettere allo storico liceo romano Visconti, per il suo Nanni ha perfino accettato di mettersi davanti alla macchina da presa in Aprile. Lei che in quel film del ’98 lo ascolta comprensiva mentre lui si lamenta della sinistra che non reagisce a Berlusconi e fuma un enorme spinello. con lui mentre, sempre in Aprile, estrae il corredino per il figlio in arrivo facendo a gara con moglie e suocera. Anche lei era all’anteprima del film diretto da Antonello Grimaldi. E lo difende. Perché per mamma Agata, Nanni non sbaglia mai. «E poi – dice quasi a scusarlo – il film non è nemmeno di Nanni, lui qui è solo attore». E comunque, sottolinea, «non ho piacere a interferire nella vita di mio figlio e non lo voglio nemmeno fare». Le volte che è successo, lui non deve aver molto apprezzato. Lo raccontò proprio lei nel 2006 quando uscì Il Caimano: «Nanni mi sgrida se io intervengo sulle sue cose». Però nella stessa occasione lodò il lavoro del figlio: «Berlusconi non andrà a vedere il film di Nanni? Affari suoi, ma non sa quel che perde». Qualche anno prima si espose ancora di più. Era il 2002, tempo dei Girotondi e della discesa in piazza Navona di Nanni e del suo urlo contro la « buròcrazia » della sinistra italiana. Il regista era ormai un punto di riferimento politico e stava per radunare migliaia di persone in piazza San Giovanni a Roma. «Sono molto preoccupata per Nanni», disse allora mamma Agata. Per lei Moretti era sempre «un figlio, non un leader politico», ma comunque lo decifrava e lo appoggiava: «Lui è entusiasta degli ideali che sta portando avanti e io naturalmente condivido». Cuore di mamma. E pure cuore di figlio. Per lei sempre un messaggio, una parola, un omaggio. Come in Palombella rossa: usa il suo cognome per il personaggio di Michele e le rivolge un’affettuosa dedica: «Mamma! Mia madre non tornerà più! Il brodo di pollo quand’ero malato, gli ultimi giorni prima delle vacanze... Mamma! Mamma, vienimi a prendere!». Claudia Voltattorni