Corriere della Sera 22 febbraio 2008, Guido Santevecchi, 22 febbraio 2008
Northern Rock, salvataggio col trucco. Corriere della Sera 22 febbraio 2008. La nazionalizzazione «temporanea» di Northern Rock si sta trasformando per il governo britannico in una fonte di imbarazzo permanente
Northern Rock, salvataggio col trucco. Corriere della Sera 22 febbraio 2008. La nazionalizzazione «temporanea» di Northern Rock si sta trasformando per il governo britannico in una fonte di imbarazzo permanente. Ieri dal paradiso fiscale di Jersey, isola nella Manica che è una Dipendenza della Corona Britannica ma non fa formalmente parte del Regno Unito, è saltato fuori un fondo offshore di nome Granite che detiene 45 miliardi di sterline di mutui accesi presso Northern Rock e in passato trasferiti dalla banca inglese in cambio di liquido. Si tratta della metà circa del portafoglio di mutui della Rock e «casualmente » anche di quelli migliori. Si è saputo però che dalla nazionalizzazione il Tesoro di Sua Maestà ha deciso di tenere fuori quei 45 miliardi. Così ora lo Stato controlla la parte meno sicura degli asset della banca in difficoltà (come i prestiti che valgono il 125% della casa per la quale si è acceso il mutuo), mentre i contribuenti hanno il piacere di farsi carico dei 55 miliardi di sterline prestati da Banca d’Inghilterra e Tesoro per puntellare i conti. «Avete nazionalizzato la spazzatura», ha detto l’ex cancelliere conservatore Ken Clarke. «Un’operazione nella quale Brown ha mostrato meno apertura di Fidel Castro», ha urlato in Parlamento David Cameron, aggiungendo un altro marchio a sangue alla figura del primo ministro, già definito in questi mesi Stalin e Mr Bean. In più, il fondo privato Granite è registrato come ente benefico perché nel 1999 era stato creato per raccogliere fondi a favore dei bambini affetti dalla sindrome di Down. Organizzazione caritatevole che però ha trovato casa offshore ed era specializzata in prestiti e mutui. Il governo si difende sostenendo che Northern Rock mantiene un libro di mutui solido e che non c’era alcuna necessità di intervenire per nazionalizzare i 45 miliardi di Granite. Se però la «turbolenza dei mercati» non si calmerà e i mutui «solidi» entrati nel pacchetto della nazionalizzazione andranno in sofferenza, dietro il pignoramento delle case dei cittadini che non hanno potuto pagare ci sarà il governo. Un governo laburista. E se, come sembra inevitabile, per poter rimettere sul mercato la banca saranno necessari tagli (si parla di 6.500 dipendenti), dietro gli esuberi ci sarà sempre il governo. Gordon Brown ha cercato di ripararsi dietro l’assicurazione che la gestione di Northern Rock spetterà rigorosamente ai tecnici della banca, che si muoveranno secondo la logica del libero mercato. Ma anche qui c’è un aspetto curioso. L’uomo scelto come nuovo presidente è Ron Sandler, ottimo amministratore che in passato ha tirato fuori dai guai i Lloyds. Mr Sandler è stato ingaggiato per un milione di sterline l’anno e spedito a Newcastle, sede di Northern Rock. Subito è stato definito «il secondo cittadino meglio pagato», dopo la stella della squadra di calcio locale, il quasi sempre infortunato attaccante Michael Owen. E non c’è voluto molto a sapere che il presidente Sandler (e anche la sua numero due Ann Godbehere) ha lo status di «non domiciliato»: vale a dire che fiscalmente risiede all’estero. Guido Santevecchi