Il Sole 24 ore 25 febbraio 2008, Gianni Trovati, 25 febbraio 2008
Le multe accelerano: +16% in un anno. Il Sole 24 ore 25 febbraio 2008. Due cifre, per dare l’idea: nel 2006 (ultimi consuntivi disponibili) i Comuni hanno accertato multe per quasi 1,5 miliardi (1
Le multe accelerano: +16% in un anno. Il Sole 24 ore 25 febbraio 2008. Due cifre, per dare l’idea: nel 2006 (ultimi consuntivi disponibili) i Comuni hanno accertato multe per quasi 1,5 miliardi (1.449 milioni, per essere precisi): in pratica, ogni titolare di una patente attiva in Italia si vede recapitare in un anno un conto medio di 40,6 euro. Aggiungendo le contravvenzioni elevate da Polizia, Carabinieri e Guardia di Finanza (237 milioni in tutto), il conto si alza a 47,3 euro. Rispetto al 2005, fotografato dall’indagine condotta l’anno scorso dal Sole-24 Ore (e confermata alla cifra qualche mese dopo dalla rilevazione Istat), l’aumento degli introiti che i Comuni raccolgono per strada è del 16 per cento. In cinque anni non è certo eccessivo parlare di impennata: +76,3 per cento. E volendo superare i tempi lunghi di elaborazione dei bilanci, e intuire la tendenza a oggi, è fin troppo facile prevedere ulteriori aumenti, alimentati dal moltiplicarsi degli occhi elettronici sui semafori e ai varchi delle zone a traffico limitato oppure dai parcheggi che si colorano di strisce blu. Risultato: la campagna elettorale si infiamma sull’abolizione dell’Ici per la prima casa, ma per i Comuni (o almeno per la metà abbondante di essi che stacca multe con più o meno vigore) la strada vale assai più dell’imposta sulle abitazioni,dimagrita dall’ultima Finanziaria. L’analisi è stata condotta assumendo come riferimento gli introiti accertati da ogni Comune. Così concepito, l’indicatore individua il livello di entrate su cui il Comune conta all’interno del proprio bilancio. A differenza di quanto avviene con le imposte, ovviamente, le sanzioni non colpiscono solo i residenti, ma il rapporto con la popolazione è indispensabile per misurare le somme accumulate sulla base della dimensione del Comune. Al di là dei tecnicismi, insomma, l’indicatore misura l’intensità dell’attività sanzionatoria di Polizia Municipale, autovelox e telecamere. E quest’anno la vetta è occupata da Firenze, che con un aumento del 7% rispetto a quanto accertato nel consuntivo 2005 (frutto anche dell’ingrossamento delle fila nell’esercito degli autovelox, avvenuto proprio nel 2006) porta a 117,1 euro per abitante il conto finale. «Va detto – spiega Tea Albini, assessore al Bilancio a Palazzo Vecchio – che ogni giorno raddoppiamo la popolazione, e la maggioranza delle multe riguardano i non residenti». Le multe partono soprattutto dalle telecamere ai varchi dell’ampia ztl e dai Foto Red installati ai semafori: «Che – ricorda Albini – hanno ridotto drasticamente i tanti incidenti legati al passaggio con il rosso». Anche nel 2007 e nel 2008, dunque, il livello resterà alto, alimentato dalle molte campagne condotte dal Comune per la sicurezza stradale: è di pochi giorni fa il bilancio dell’ultima, condotta dalla Polizia Municipale sull’uso di cinture di sicurezzae seggiolini per i bambini: 3.400 verifiche e 906 infrazioni. Tutto sommato gli automobilisti fiorentini si sono rivelati nell’occasione più disciplinati della media. Comincia a indietreggiare invece il Comune di Caserta, dove il primato registrato dodici mesi fa aveva provocato polemiche incandescenti. Nel 2006 (il dato è stato fornito direttamente dal Comune, perché il consuntivo non è ancora presente nell’anagrafica del Viminale) il conto è sceso del 20%, ma continuano le contestazioni per le vecchie multe (un nuovo arrivo di cartelle nelle prime settimane di quest’anno ha riacceso le dispute) e deve ancora risolversi il nodo della gestione dei parcheggi (si veda l’articolo qui sotto).Caserta occupa il secondo gradino del podio anche quando si misura la «operosità» della Polizia Municipale, con quasi 80mila euro di accertato per ogni vigile urbano (il rapporto è riferito a quelli stabili in organico). Il primato in questo settore spetta a Foggia, ma si spiega più con l’esiguità delle forze in campo (solo 19 addetti, contro i 186 di Ravenna e i 156 di Reggio Emilia, che sono grandi come la città pugliese) che con la ricchezza dell’accertato (meno di 12 euro per abitante). Tra le grandi città, Roma batte ancora una volta Milano sia per valori assoluti sia per l’ammontare pro capite delle multe, anche se la forbice tra le due città si riduce. La Capitale è anche l’epicentro del fenomeno delle cartelle «mute», a rischio nullità perché prive dell’indicazione del responsabile del procedimento e sanate da un intervento in extremis nella legge di conversione del Dl milleproroghe. Le multe milanesi, comunque, crescono più di quelle romane (+30% contro il +12% della Capitale) e i 180 varchi dell’Ecopass avviato a inizio anno promettono di incrementare ulteriormente il bottino. La corsa, invece, è già iniziata a Crotone (+217%, partendo però da livelli bassissimi) e a Verona (+131%), alimentata soprattutto dalle Ztl. Gianni Trovati