Il Sole 24 ore 26 febbraio 2008, Laura Galvagni, 26 febbraio 2008
Si alza lo scontro sulle nomine. Il Sole 24 ore 26 febbraio 2008. Ancora scintille in casa A2A mentre resta l’empasse sulle nomine del consiglio di gestione
Si alza lo scontro sulle nomine. Il Sole 24 ore 26 febbraio 2008. Ancora scintille in casa A2A mentre resta l’empasse sulle nomine del consiglio di gestione. Per domani, mercoledì 27 febbraio, è prevista la riunione del primo consiglio di sorveglianza della società, nominato in assemblea venerdì 22 febbraio. Stando allo statuto, l’articolo 22 prevede che in occasione del primo summit successivo alla nomina il cds elegga il consiglio di gestione. Tuttavia, l’articolo 27 al comma cinque prevede che perché ciò avvenga la lista dei candidati debba essere depositata quindici giorni prima la riunione del board. Il deposito, però, non c’è ancora stato. Se Milano ha individuato come probabili componenti Giuliano Zuccoli, Renato Ravanelli e Francesco Randazzo, quest’ultima è una nomina politica, Brescia starebbe meditando di far prevalere i manager, tanto che oltre a Elio Tomasoni e Paolo Rossetti in lizza ci sarebbero anche Antonio Bonomo piuttosto che Leonardo Dabrassi, ex manager della vecchia Asm. La generale incertezza sui candidati non permetterà quindi di procedere all’elezione del consiglio di gestione domani. Tanto che il presidente del consiglio di sorveglianza, Renzo Capra, non ha espressamente indicato il tema nell’ordine del giorno della riunione ma ha genericamente parlato di «attività del consiglio di sorveglianza e programma dei lavori». Soluzione che non avrebbe però ricevuto il gradimento di Milano che attraverso il vice presidente Alberto Sciumé avrebbe inviato una lettera dura al numero uno lamentando la mancata condivisione dei punti all’ordine del giorno. Allo stesso tempo Sciumé avrebbe sollecitato Capra a mettere l’argomento chiaramente in agenda. L’obiettivo non sarebbe quello di arrivare alla nomina del consiglio di gestione domani, ma di portare alla riunione la proposta di accelerare l’elezione del consiglio di gestione in deroga allo statuto cercando di chiudere la procedura nei sette giorni successivi, accelerando anche sul comitato nomine. Questo anche perché sullo sfondo rimane il nodo Edison. Entro il 17 marzo, Transalpina deve presentare la lista di candidati al consiglio di amministrazione della controllata. Stando allo statuto di A2A, è previsto che per le partecipate strategiche il consiglio di gestione proponga al consiglio di sorveglianza le nomine e che quest’ultimo le avalli. Senza il consiglio di gestione toccherà a Delmi, il veicolo attraverso il quale A2A partecipa a Transalpina, oggi completamente ad appannaggio della vecchia Aem, procedere all’individuazione dei candidati. Nel consiglio di Edison oggi siedono Zuccoli, Ravanelli e Mario Mauri. Forse anche per questo ieri Zuccoli ha commentato così il dossier Foro Buonaparte: «Il patto con Edf è in una situazione molto complessa. I rapporti con i francesi sono ottimi ma abbiamo chiesto loro più tempo per rinegoziare. Edf sta valutando». Insomma la vicenda appare ancora complicata e gli animi non certo distesi. Ieri Tomasoni ha nuovamente sollevato il problema delle competenze in questa fase di empasse: «Dall’assemblea non è uscita un’indicazione univoca». Zuccoli ha però risposto: «L’ho già detto in assemblea venerdì, più chiaro di così». Ossia le deleghe operative sono in capo al vecchio cda Aem. Laura Galvagni