27 febbraio 2008
* Maria Palamà di anni 55. Casalinga, moglie di un noto avvocato di Lucera in provincia di Foggia, madre di due figli, aveva per vicino di casa Stefano Ardito di anni 35, «paranoico cronico» che viveva con la madre pensionata Amelia da quando, trent’anni fa, il padre ragioniere era stato ucciso durante una rapina
* Maria Palamà di anni 55. Casalinga, moglie di un noto avvocato di Lucera in provincia di Foggia, madre di due figli, aveva per vicino di casa Stefano Ardito di anni 35, «paranoico cronico» che viveva con la madre pensionata Amelia da quando, trent’anni fa, il padre ragioniere era stato ucciso durante una rapina. Questo Ardito, sempre in cura in qualche centro mentale ma mai giudicato pericoloso, una sera, indosso una camicia scura consunta, un abito grigio e un cappello, afferrò un coltello da cucina, scese per strada, vicino al portone incontrò la Palamà e le ficcò la lama quattro volte nel collo e nel petto. Subito dopo si presentò al piantone della caserma dei carabinieri: «Salve, poco fa ho ucciso una donna. Non avevo nulla contro di lei, è stata la prima persona che mi sono trovato davanti». E poi, durante l’interrogatorio: «Mi dispiace di non aver centrato subito l’aorta. Non volevo che soffrisse». Poco dopo le 19.30 di domenica 24 febbraio nell’androne di un palazzo a Lucera in provincia di Foggia.