Corriere Economia 25 febbraio 2008, ENRICO GRAZZINI, 25 febbraio 2008
«La mia Wikipedia non è il killer di Google». Corriere Economia 25 febbraio 2008. Jimmy Wales detto Jimbo – il creatore di Wikipedia, libera enciclopedia online, e una delle prime dieci personalità più importanti e influenti del mondo Internet – non vuole essere essere considerato come l’anti-Google
«La mia Wikipedia non è il killer di Google». Corriere Economia 25 febbraio 2008. Jimmy Wales detto Jimbo – il creatore di Wikipedia, libera enciclopedia online, e una delle prime dieci personalità più importanti e influenti del mondo Internet – non vuole essere essere considerato come l’anti-Google. Dice che spesso la stampa gli attribuisce questo ruolo che invece non è il suo. Tuttavia la sua principale iniziativa attuale, Wikia Search, lanciata all’inizio di quest’anno, riguarda lo sviluppo di un motore di ricerca di fatto alternativo a quello che ha fatto diventare Google il leader globale della ricerca e della pubblicità online. «L’obiettivo di Wikia Search è avere un motore di ricerca open source, basato cioè su un codice software aperto, non proprietario e non segreto (come è invece quello di Google, ndr.) – spiega Wales ”. E come ho fatto sempre in tutte le mie attività, il controllo editoriale relativo al nuovo motore di ricerca sarà completamente nelle mani delle comunità online. Punto a costruire un’alternativa di successo ma non mi piace essere considerato come un Google- killer». Wales crede che siamo appena all’inizio nel comprendere le immense potenzialità innovative dei nuovi modelli produttivi fondati sulla condivisione della conoscenza. E vuole realizzare Wikia Search proprio grazie al «knowledge sharing». La sua è un’iniziativa non solo tecnologica e di business ma anche ideale e politica: vuole produrre un software di ricerca di cui tutti possano valutare i meccanismi di funzionamento. «Tutti dovrebbero capire i criteri per cui alcuni risultati delle loro ricerche compaiono per primi in graduatoria e altri per ultimi », continua Wales. Il problema è che, finché il software rimane segreto, nessuno può sapere se i risultati delle ricerche online sono influenzati dalla pubblicità o condizionati da orientamenti politici o culturali. «Wikia Search sarà invece realizzato in maniera trasparente grazie alla collaborazione delle comunità di programmatori e degli utenti Internet», spiega Wales. Compariranno in testa le risposte considerate più valide e giù quelle valutate meno utili. Il progetto è solo all’inizio, certamente non verrà completato quest’anno e non è neppure garantito il successo. Ma si baserà sullo sfruttamento di quella «intelligenza collettiva» che ha già prodotto l’enorme successo di Wikipedia. Wikipedia è considerata da molti studiosi della comunicazione come un fenomeno epocale, altrettanto importante dell’Enciclopedia degli illuministi. Wikipedia però è scritta in maniera libera e volontaria dagli utenti stessi, non da una élite. Ed è ormai diventata la maggiore enciclopedia del mondo, con oltre 9 milioni di voci scritte in decine di lingue e consultata da 60 milioni di visitatori al giorno. Wikipedia gode di un vantaggio fondamentale: è gratuita. Tuttavia le sono state rivolte numerose critiche per gli errori, la non sempre perfetta imparzialità, la superficialità di alcune voci e per il fatto che accetta anche contributi anonimi. D’altra parte alcuni studi analitici, tra cui quello della rivista Nature , dicono anche che i suoi livelli di accuratezza non sono dissimili da quelli dei concorrenti blasonati. «Cerchiamo di migliorare costantemente affidabilità e neutralità – commenta Wales ”. un lavoro che richiede impegno continuo». Comunque, essendo Wikipedia online e scrivibile da tutti, le sue voci principali sono generalmente molto aggiornate: un vantaggio in un mondo che cambia con velocità. «Quando penso al futuro di Wikipedia guardo soprattutto alle sue prospettive di crescita nelle diverse lingue – spiega Wales ”. Ognuno deve potere avere accesso alla conoscenza nel proprio linguaggio ». La lingua dominante è l’inglese ma sta declinando e la maggiore percentuale di voci è ormai scritta in decine di altre lingue, come il tailandese o l’amarico etiopico. Però ancora una volta il maggiore competitore di Wikipedia non sono le enciclopedie tradizionali bensì proprio Google, con il nuovo progetto Knol (da «knowledge»). Google punta infatti a realizzare una sorta di enciclopedia finanziata dalla pubblicità e aperta a tutti: ognuno potrà inviare un articolo, firmando e ricevendo un compenso. «Non credo che Google punti a Knol come un concorrente di Wikipedia – dice Wales ”. E, comunque, non considero Knol un competitor. Credo, piuttosto, che avrà successo nel campo del blogging». In ogni caso, Knol è un’iniziativa commerciale mentre Wikipedia è no profit. Come valuta Wales il rapporto tra i progetti volontari e non remunerati e quelli commerciali? «Nella vita facciamo tante cose come mangiare al ristorante, visitare la mamma o andare a lavorare. Alcune cose hanno a che fare con il denaro e altre no», dice. Per esempio Wikia Search sarà finanziato in prospettiva dalla pubblicità e nasce da Wikia: è la società commerciale di Wales, ospita 4 mila comunità che collaborano sui più diversi progetti. Ed è completamente separata dalla no profit Wikipedia. ENRICO GRAZZINI