La Stampa 22 febbraio 2008, MAURIZIO MOLINARI, 22 febbraio 2008
Casa Buffet. La Stampa 22 febbraio 2008. E’ il terzo uomo più ricco del Pianeta, a Wall Street lo considerano l’oracolo della finanza e conduce nella natìa Omaha, in Nebraska, una vita frugale avvolta nel mistero
Casa Buffet. La Stampa 22 febbraio 2008. E’ il terzo uomo più ricco del Pianeta, a Wall Street lo considerano l’oracolo della finanza e conduce nella natìa Omaha, in Nebraska, una vita frugale avvolta nel mistero. Adesso Warren Buffett si trova di fronte ad un imprevisto: una nipote irrequieta e chiacchierona che ha deciso di raccontare in tv le beghe di famiglia. Trattandosi del più corteggiato guru dell’economia nonché di un uomo del quale si sa molto poco, il fatto che la giovane Nicole si presenti sugli schermi del canale via cavo Cinemax per accusarlo di ignorare i parenti stretti è notizia che va oltre la disputa di famiglia: diventa il fatto del giorno fra gli operatori del quartiere finanziario di Manhattan. Nicole, 31 anni, ha deciso di vuotare il sacco di fronte alla telecamera di Jamie Johnson, regista del documentario The One Percent, che si sofferma sulle famiglie più ricche d’America. «Mio nonno è un uomo molto privato ed io ho deciso di convididere con il pubblico cosa significa essere sua nipote per spiegare meglio di chi si tratta» esordisce la nipote ribelle, spiegando che «mi ha allontanato da lui ed ha scelto di diseredare tanto me che la mia sorella gemella». La denuncia punta a descrivere l’Oracolo di Omaha come un essere senza cuore, disattento alle sorti dei più stretti famigliari sebbene sepolto sotto una ricchezza di almeno 57 miliardi di dollari. Al colpo basso, rilanciato da agente e network tv, Warren Buffett ha reagito alla sua maniera: prima facendosi negare, poi affidando a degli anonimi portavoce la sua ricostruzione di un rapporto famigliare assai particolare. «Nicole non parla della sua storia e lascia intendere di essere nata Buffett» spiegano i portaparola del finanziere, snocciolando una storia ai più ignota: le due nipoti non sono le figlie di Peter Buffett, che le adottò dopo aver divorziato dalla loro madre biologica. L’adozione da parte di Peter ha portato alle gemelle numerosi benefici economici: fino all’età di 28 anni Warren Buffett ha pagato loro vitto, alloggio e studi nelle migliori scuole d’America e quando nel 2004 morì Susan, prima moglie dell’imprenditore di Omaha, lasciò ad ognuna un’eredità di almeno 100 mila dollari. Ma di fronte alle seguenti, e insistenti, richieste di denaro Buffett ha fatto un passo indietro, facendo sapere a Nicole ed alla sorella gemella che «ad adottarle è stato il padre e non il nonno» e poiché «nessuna delle due è nata Buffett» lui non aveva obblighi legali o morali dopo i 30 anni. Johnson ha tentato di far dire tutto questo a Warren Buffett di fronte ad una telecamera ma senza successo: l’imprenditore che non usa computer nè email, possiede un cellulare solo dal 2007, gioca a bridge 12 ore a settimana, pranza sempre allo stesso ristorante di Omaha e si è regalato un aereo privato da oltre 9 milioni di dollari non ne ha voluto sapere di parlare di se stesso in pubblico, preferendo rimanere dove vive e lavora dal 1958, una modesta casa di Omaha acquistata per 31500 dollari ed oggi valutata ben 700 mila. Di fronte alle contromosse del nonno, Nicole si è affrettata a spiegare di «non essere interessata al denaro» attribuendo la rottura dei rapporti al fatto di essere stata recentemento ospite del talk show di Oprah Winfrey «cosa che lui non ha gradito troppo». Quale che sia la genesi della crisi, Warren Buffett ieri ha subito l’onta delle rivelazioni reagendo alla sua maniera: demolire l’avversario senza farsi attribuire neanche una singola frase. Maurizio Molinari