La Repubblica 23 febbraio 2008, ALESSANDRO OPPES, 23 febbraio 2008
"Io lesbica? Basta con questa bufala". La Repubblica 23 febbraio 2008. Tutti lo dicevano ma nessuno glielo aveva mai chiesto
"Io lesbica? Basta con questa bufala". La Repubblica 23 febbraio 2008. Tutti lo dicevano ma nessuno glielo aveva mai chiesto. Tutti ne parlavano nei blog e forum su Internet, ma quasi nessun giornale o televisione aveva mai diffuso l´indiscrezione. Maria Fernández de la Vega è lesbica? «No, non lo sono», dice lei quasi tirando un sospiro di sollievo. «Che diamine. Finalmente qualcuno che me l´ha chiesto», è la sua prima reazione davanti alla giornalista del quotidiano El Mundo Mercedes Ibaibarriaga, l´unica che si sia azzardata a farle la tanto attesa domanda indiscreta dopo anni di «rumores». «No, non lo sono, non sono omosessuale», insiste la vice-premier - prima donna a occupare questa carica nella Spagna democratica - durante una conversazione durata 15 ore e nella quale si è parlato di tutto tranne che di politica. « una voce su di me che si sono inventati per farmi danno con qualcosa che, vedi un po´, rispetto nel modo più assoluto. Non sono per niente omofoba. Però non sono neppure omosessuale. Se lo fossi non avrei nessun problema a dirlo. Però il fatto è che non lo sono!». Nè lesbica nè, tantomeno, sposata con un´altra donna. Perché l´immaginazione popolare era arrivata persino a mettere nome e cognome alla "moglie" di De la Vega: Maria Escario, notissima giornalista sportiva della prima rete di Tve, la televisione di Stato. Quasi a voler fare di questo canale una specie di agenzia matrimoniale ad altissimo livello: dallo stesso tg proviene nientemeno che Letizia Ortiz, sposa del principe Felipe e futura regina di Spagna. Però no, in questo caso si tratta di una colossale «bufala». «E dagli con questa storia», risponde quasi divertita la vice-presidenta quando le fanno il nome della giornalista. «Ma se non la conosco. Guardi che non ci siamo mai viste in tutta la vita. E mi sposano con lei! Mi hanno sposato con molte, eh, attenzione. Però soprattutto con lei. Mi hanno sposato anche con una dottoressa (che neppure conosco) dell´ospedale "Gregorio Maraón", e con una mia amica di Palma di Maiorca... Questo è davvero inaccettabile. Palma, un posto piccolo: e tirano fuori il suo nome. Mi sembra spropositato e discriminatorio». Il lungo tormentone sulla sessualità di De la Vega si chiude a poco meno di due anni da quando qualcuno, mai identificato, lanciò l´esca in uno dei tanti forum su Internet, e migliaia di internauti subito abboccarono. La leggenda urbana, seppure tra i dubbi ricorrenti, si arricchì persino di ogni tipo di dettagli: un giorno Teresa e Maria sposate dal sindaco di Saragozza, un altro pronte ad adottare un bambino. «Ti saresti dovuta sposare», le diceva sempre la madre, probabilmente immaginando come consorte una persona di sesso maschile. Se avesse seguito il consiglio, la grande «bufala» non avrebbe avuto ragion d´essere. ALESSANDRO OPPES