La Stampa 25 febbraio 2008, Lucia Annunziata, 25 febbraio 2008
Il terzo sfidante per la Casa Bianca. La Stampa 25 febbraio 2008. Nader ci prova di nuovo, allora. sempre la solita voglia della sinistra di farsi male? O è la madre dei cretini che è sempre incinta? Auguri, amici americani, questa vi ci voleva, proprio come a noi, il nostro Berti-nights!!! PAOLO FIGLIETTI, TORINO Sì, Ralph Nader si candida per la terza volta alla Presidenza degli Stati uniti - e ogni volta, prima di oggi, la sua presenza ha sottratto voti ai Democratici, con un impatto di cui ancora si discute
Il terzo sfidante per la Casa Bianca. La Stampa 25 febbraio 2008. Nader ci prova di nuovo, allora. sempre la solita voglia della sinistra di farsi male? O è la madre dei cretini che è sempre incinta? Auguri, amici americani, questa vi ci voleva, proprio come a noi, il nostro Berti-nights!!! PAOLO FIGLIETTI, TORINO Sì, Ralph Nader si candida per la terza volta alla Presidenza degli Stati uniti - e ogni volta, prima di oggi, la sua presenza ha sottratto voti ai Democratici, con un impatto di cui ancora si discute. Perché continua allora in questa sua crociata? Riformulo così la sua domanda. Molti hanno già risposto, come anche lei del resto, fornendo spiegazioni maliziose: egocentrismo, follia, senile (Nader ha 73 anni: è davvero così vecchio?), semplice voglia di pubblicità. Vorrei tuttavia ricordare che il bipolarismo non può essere una dittatura che impone una non partecipazione ad altri candidati: e se il «terzo» può fare una differenza tale da danneggiare uno dei due sfidanti, significa che c’è nella sfida una seria debolezza. Così è successo infatti a Nader. Nel 2000 ottenne il 2,7 per cento dei voti come rappresentante dei Verdi, e quei voti furono decisivi per la sconfitta di Al Gore e la vittoria di George Bush, che, come ricorderà, fu di stretta misura. Nel 2004 Nader si è ripresentato, come indipendente, raccogliendo solo lo 0.3 per cento in soli 34 stati. Nel primo caso dunque il suo fu un successo decisivo - ma Gore era debole comunque. Nel secondo caso l’esito di Nader divenne invece ridicolo a fronte della schiacciante seconda affermazione di George Bush e la secca sconfitta di Kerry. Del resto, Nader non è stato il primo a fare il «terzo» in Usa. Alcuni di questi disturbatori hanno avuto funzione importante nello svelare giochi politici, o lati oscuri dei candidati, o anche solo nel dare visibilità a temi che altrimenti sarebbero rimasti fuori dal dibattito. Ricordo alcuni di quelli che hanno lasciato un segno. Il repubblicano Pat Buchanan che nel 2000 portò in campagna elettorale il tema della rivolta antitasse. Il multimilionario Ross Perot che nel 1992 ottenne ben il 19 per cento dei voti, spaccando i Repubblicani e favorendo così la vittoria di Bill Clinton. C’è poi il famoso dottor Benjamin Spock, autore del famosissimo libro «Baby and Child Care», bibbia del permissivismo della generazione degli Anni 60. Doc Spock aveva anche forti posizioni contro la guerra in Vietnam e nel 1972 fu il candidato del Partito del Popolo. Va ricordato infine il famoso governatore dell’Alabama, George C. Wallace, che nel 1968 si presento’ per L’American Independent Party, che ottenne il 13 per cento dei voti per una piattaforma contro la protesta degli studenti e la parità razziale. Insomma, non si è mai trattato di partecipazioni inutili. Così come, se mi permette di chiudere sull’Italia, inutili non sono nemmeno da noi le voci fuori dal coro dei due grandi partiti. Lucia Annunziata