Mattia Bernardo Bagnoli, La Stampa 23/2/2008, 23 febbraio 2008
A Londra va di moda di coltivare l’orto in città. Sono una miriade, infatti, «gli appezzamenti di terreno ad uso agricolo» disseminati nei quartieri, compresi quelli più centrali
A Londra va di moda di coltivare l’orto in città. Sono una miriade, infatti, «gli appezzamenti di terreno ad uso agricolo» disseminati nei quartieri, compresi quelli più centrali. Peter Hulme Cross, consulente del comune di Londra, ha lanciato un sito Internet per permettere ai londinesi di individuare facilmente gli orti a loro più vicini e ancora disponibili: basta scegliere sulla mappa un appezzamento libero, fare richiesta, pagare la quota di affitto annuale - da un minimo di 30 sterline a un massimo di 100 - e cominciare a dissodare il terreno: «Nei quartieri più centrali, come Camden Town, la lista di attesa può durare anche dieci anni. L’edilizia ha considerevolmente ridotto il numero degli orti». L’estensione di un orto londinese è in media di 250 metri quadrati: vista la dimensione ragguardevole, è pratica comune dividerlo con amici, parenti, o con estranei che hanno la stessa passione. A sgobbare con vanga e concimi non sono solo gli anziani ma anche molti giovani professionisti con famiglia che passano il fine settimana a dissodare la terra con i bambini. E poi ci sono gli stranieri: turchi, indiani, pachistani eccetera, non trovando nei supermercati gli alimenti dei paesi d’origine, se li coltivano da sé. Un orto londinese, secondo i dati del comune, è abbastanza grande da «soddisfare il fabbisogno alimentare annuale di una famiglia».