Abitare The reader gennaio 2008, Michiko Munakata, 22 febbraio 2008
La comunità dei single nelle case popolari. Abitare The reader gennaio 2008. Yuki Ito, una dipendente 28enne di una casa editrice di Tokyo, è una degli inquilini dell’appartamento sociale Yomiuriland di Kawasaki
La comunità dei single nelle case popolari. Abitare The reader gennaio 2008. Yuki Ito, una dipendente 28enne di una casa editrice di Tokyo, è una degli inquilini dell’appartamento sociale Yomiuriland di Kawasaki. L’età media degli occupanti, la metà dei quali sono donne, va dai 18 ai 43 anni. "Se abitassi da sola in un appartamento normale, di certo non riuscirei a conoscere persone che arrivano da posti così diversi, ciascuna con il suo stile di vita", dice Ito. Non a caso gli altri inquilini l’hanno soprannominata "grande sorella", perche ogni tanto la consultano sugli affari di cuore. Rientrando a casa una sera, un’altra inquilina si mette ad affettare cipolle per un gratin di patate che sta preparando nella cucina comune. Un vicino le chiede alcune fettine di cipolla per un piatto di pomodori e formaggio al forno. "Che fortuna avere del formaggio!", squittisce lei. L’appartamento da 44 camere singole, della superficie da 8,93 a 26,58 metri quadrati, è stato posto in locazione la primavera scorsa da ReBITA Inc., un’agenzia immobiliare a Shibuya Ward, Tokyo, che si occupa della ristrutturazione di immobili per un mercato secondario. La maggior parte di queste case non supera gli 11,50 metri quadrati e viene affittato per circa ¥52,000, cui si aggiunge il costo dei servizi comuni che arriva a ¥13,000. Gli affitti mensili variano da ¥46.600 a ¥85.000 e attualmente tutti gli appartamenti sono occupati. Non viene richiesta ne cauzione, ne alcun "deposito per le chiavi". Ogni camera dispone di un letto incassato, scrivania e frigorifero. Gli inquilini condividono servizi igienici, docce, soggiorno e cucina. Inoltre ci sono palestra e home theatre. E in pratica ogni sera, gli inquilini si rilassano in soggiorno cenando o conversando con i vicini. L’edificio Kawasaki è il terzo appartamento sociale gestito da ReBITA Inc., che ne possiede un altro di 17 camere su quattro piani a Ota Ward, Tokyo, e un terzo di 61 camere su cinque piani a Yokohama. Secondo una valutazione basata su statistiche demografiche elaborate da una importante agenzia di pubblicità come la Hakuhodo Inc., quest’anno, in Giappone, il numero delle famiglie single - costituite da un unico membro - ha superato il numero delle famiglie costituite da piu persone. Pare che il 40% dei single sia costituito da giovani e da aduiti che vanno dai 30 anni e oltre: è tipica infatti di questa fascia sociale la tendenza a sposarsi tardi e a divorziare. Gli inquilini dell’appartamento sociale Yomiuriland ritengono di aver trovato un buon compromesso. "Quando rientro, capita che siano anche in dieci ad accogliermi a casa", dice l’inquilina Ito. "Quando faccio tardi, a volte qualche vicino mi offre qualcosa dal suo frigorifero. Questo tipo di vita comunitaria è piu piacevole di quanto avessi mai immaginato." "La popolarità degli appartamenti sociali non deve stupirci", dice Tamaki Saito, uno psichiatra che studia le comunicazioni tra i giovani. "I giovani risentono dell’individualismo estremo che si è sviluppato nella società giapponese. A questo fatto sono collegate le esperienze on line dei giovani", prosegue Saito. "Questi ultimi si sentono più a loro agio in siti di relazioni sociali come ’mixi’, i cui iscritti rivelano le loro identità, ma solo nascondendosi dietro all’anonimato globale di Internet", dice. "La convivenza libera, senza vincoli di sangue o locali, ai loro occhi ha il fascino di un nuovo mondo amichevole e allo stesso tempo chiuso e protetto". Poiche storicamente il Giappone vanta una tradizione di vicinato e di legami familiari molto stretti, la gente ha cominciato a sentire il bisogno di proteggere la propria privacy. I membri di una famiglia tendono a vivere in camere singole e a evitare i contatti con i vicini. Ma può darsi che i giovani stiano cominciando a stancarsi della privacy forzata. I nuovi "appartamenti sociali" comunitari sono cosa assai diversa dai monolocali e anche dalle pensioni, dove numerosi inquilini convivono in un’unica abitazione. Emerse verso il 1990, queste ultime sono in aumento. Nell’appartamento sociale Yomiuriland, molti inquilini si ritrovano a gironzolare nelle aree comuni in pigiama o senza trucco, come se vivessero in famiglia. Il libro dei messaggi, battezzato il "registro alberghiero", sta sul tavolo del soggiorno. Fra le voci si legge, "Mr. Taichi, grazie per avermi prestato le batterie" e, "Bevete pure i succhi di frutta che ho comprato". Non mancano anche lamentele del tipo, "Qualcuno ha lasciato in giro stoviglie sporche" e, "Propongo di chiudere la porta del soggiorno la sera perche le conversazioni si sentono fino in corridoio". Gli inquilini concordano nel dire che la maggior parte dei problemi si risolve subito dopo averli scritti nel libro... Michiko Munakata