Valerio Vecchiarelli, "Corriere della Sera" 22/2/2008;, 22 febbraio 2008
«Le gang mi adorano, sono tutti miei amici perché dovunque vada mi dimostrano più affetto di chiunque altro
«Le gang mi adorano, sono tutti miei amici perché dovunque vada mi dimostrano più affetto di chiunque altro. Nel 2004, durante l’Olimpiade, nel Paese ci sono stati molto meno crimini del solito perché tutti mi stavano guardando...». (Lo sprinter giamaicano Asafa Powell)