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 2008  febbraio 19 Martedì calendario

Aborto di Napoli, "scagionato" il portantino. Avvenire 19 febbraio 2008. Sembra proprio che quanto accaduto lunedì scorso al Secondo Policlinico della Federico II, un intervento della polizia a seguito di una telefonata che denunciava un infanticidio, abbia lasciato una scia consistente di dolore, oltre le polemiche

Aborto di Napoli, "scagionato" il portantino. Avvenire 19 febbraio 2008. Sembra proprio che quanto accaduto lunedì scorso al Secondo Policlinico della Federico II, un intervento della polizia a seguito di una telefonata che denunciava un infanticidio, abbia lasciato una scia consistente di dolore, oltre le polemiche. "Ho agito d’istinto. Ho visto quella donna soffrire ed ho telefonato. Sono una brava persona", racconta Ciro De Vivo, il 52enne portantino del reparto di Ostetricia e ginecologia del Secondo Policlinico. Fu lui a chiamare la polizia mentre una donna, ricoverata per un’interruzione volontaria di gravidanza, abortiva nel bagno della stanza in cui era ricoverata. tornato al lavoro. "I colleghi mi hanno accolto bene - dice - ho lavorato normalmente. Nessuna domanda imbarazzante o altro. Credo abbiano capito che non era mia intenzione colpire nessuno. Io ci lavoro là dentro". Eppure da quel giorno il signor De Vivo non vive bene. "Sono in continua tensione, e questa tensione la vive anche la mia famiglia - continua - leggo dai giornali che si ipotizzano provvedimenti nei miei confronti, e sto male per questo. Questa mattina (ieri, per chi legge) sono stato dal magistrato che mi ha tranquillizzato, non ho commesso alcun reato con la mia telefonata". E ancora: "Penso sempre alla signora. L’ho vista soffrire, vedevo intorno a lei donne incinte che dovevano partorire e pensavo che potevano agitarsi nel vedere una scena come quella, magari abortire loro stesse. Non doveva stare là e vedere donne felici con i loro bambini. Ho telefonato. L’ho fatto istintivamente, senza pensare alle conseguenze. In un primo momento non ho detto chi ero, poi al telefono ho dato le mie generalità. Da quel giorno la mia vita è cambiata ". Ciro De Vivo è stato uno dei primi ad essere interrogati dal pm Vittorio Russo, titolare dell’inchiesta scaturita proprio dalla telefonata e che dovrà verificare che nel caso di Silvana S. sia stata rispettata la legge 194 e l’aborto effettuato nei termini. Non ci sono imputazioni a carico di alcuno, ribadisce il magistrato, che attende il rapporto completo dell’autopsia effettuata sul feto. Sull’episodio hanno avviato un’inchiesta anche il Csm e il Garante per la privacy, ciascuno per le proprie competenze. Valeria Chianese