Ansa.it, 19 febbraio 2008
Un sistema planetario molto simile al nostro, solo una versione in scala più ridotta. Lo ha scoperto a cinque mila anni luce dalla Terra un team internazionale di astronomi, finanziati dal National Science Foundation (Nsf), dimostrando così che nella nostra galassia si possono trovare molti sistemi solari che assomigliano a quello di cui il nostro pianeta fa parte
Un sistema planetario molto simile al nostro, solo una versione in scala più ridotta. Lo ha scoperto a cinque mila anni luce dalla Terra un team internazionale di astronomi, finanziati dal National Science Foundation (Nsf), dimostrando così che nella nostra galassia si possono trovare molti sistemi solari che assomigliano a quello di cui il nostro pianeta fa parte. Il ”nuovo” sistema solare, così come viene descritto in un articolo apparso su Science, gira intorno a una stella che ha massa pari a metà di quella del nostro Sole. I ricercatori si sono concentrati su due pianeti: uno con una massa pari al 70 per cento di quella di Giove, l’altro con massa pari al 90 per cento di quella di Saturno. I due pianeti, però, presentano temperature in tutto simili a quelli del nostro sistema solare a causa del minor raggio delle orbite che percorrono intono alla loro stella. I due pianeti sono stati scoperti quando la stella attorno a cui orbitano si è posta dinanzi a un’altra più distante, che gli astronomi stavano osservando. Questa, con la sua gravità, ha agito da lente per ingrandire la luce proveniente dalla stella più lontana di ben 500 volte. Questo fenomeno, studiato per la prima volta da Albert Einstein, si chiama di ”microlente gravitazionale”. Il telescopio non riesce a distinguere la luce che proviene dalle due stelle, ma nota un picco nella luminosità. Ma, soprattutto, può valutare la massa di un pianeta e la sua distanza dalla stella perché anche la gravità di questo subisce una variazione.