ENRICO FRANCESCHINI, La Repubblica 18 febbraio 2008, 18 febbraio 2008
Northern Rock nazionalizzata. La Repubblica 18 febbraio 2008. Dopo la lunga stagione di privatizzazioni avviata da Margaret Thatcher, la Gran Bretagna cambia strada e nazionalizza una banca
Northern Rock nazionalizzata. La Repubblica 18 febbraio 2008. Dopo la lunga stagione di privatizzazioni avviata da Margaret Thatcher, la Gran Bretagna cambia strada e nazionalizza una banca. E´ un tentativo di salvataggio, che qualcuno ritiene disperato e molto giudicano al momento come minimo sbagliato, ma che il governo laburista di Gordon Brown considera l´opzione migliore, o la meno peggiore, tra quelle finora sul tavolo. L´oggetto dell´intervento dello stato è la Northern Rock, quinto istituto di credito nazionale, travolto l´autunno scorso dalla crisi venuta dall´America dei subprime, i mutui troppo facili concessi per l´acquisto di case e poi non restituiti da proprietari in difficoltà finanziarie: una situazione che ha portato alla prima corsa agli sportelli in un secolo e mezzo in Gran Bretagna, con i risparmiatori presi dal panico che volevano ritirare i loro depositi e non ci riuscivano. Per qualche giorno, il sistema bancario britannico tremò. Poi la Banca d´Inghilterra, con un improvviso ripensamento, decise di intervenire, tenendo a galla la Northern Rock con un prestito pari a 35 miliardi di euro, un´immensa iniezione di liquidità, scaricata di fatto sulle spalle dei contribuenti. Da allora vari gruppi privati hanno provato a dare la scalata. Si erano fatte avanti due cordate, una capitanata dal miliardario Richard Branson, l´imprenditore a capo del gruppo Virgin, che comprende linee aeree, negozi di musica e molto altro; la seconda guidata da Paul Thompson, un alto dirigente della stessa Northern Rock, che ha raccolto finanziamenti per l´operazione. Ma il governo, nonostante gli stretti rapporti tra Branson e il partito laburista, non è apparso convinto. L´annuncio di una nazionalizzazione, come terza possibilità, era nell´aria. Alistair Dfarling, cancelliere dello Scacchiere, ossia ministro del Tesoro e massimo responsabile dell´economia, lo ha ufficializzato ieri pomeriggio a mercati chiusi, probabilmente per evitare un crollo in Borsa del titolo, che ha già perso circa metà del suo valore dall´inizio della crisi. «Non avevamo altra scelta che la nazionalizzazione», ha detto Darling. «Nelle attuali condizioni di mercato non crediamo che le due offerte sinora pervenute per la Northern Rock siano abbastanza convenienti per il contribuente». Mettere la banca dei mutui a rischio nelle mani e sotto la protezione dello stato, assicura il cancelliere dello Scacchiere, è una misura «temporanea», poiché il fine ultimo, una volta risollevata la Northern, è quello di ridarla ai privati. Ma quanto durerà, questa temporaneità, non è chiaro. «Non mi sembra la risposta giusta ai problemi della Northern», ha commentato a denti stretti Richard Branson. «E´ un danno alla reputazione di efficienza economica della Gran Bretagna», gli fa eco George Osborne, ministro del Tesoro del «governo ombra» conservatore. Protestano anche gli azionisti. Nessuno, insomma, è contento. E Brown ci fa comunque la figura del primo tornato a nazionalizzare, invertendo la rotta della Thatcher. ENRICO FRANCESCHINI