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 2008  febbraio 16 Sabato calendario

PRIMA CHE SCOPPI L´INFERNO

La Repubblica 16 febbraio 2008.
Non ce la possiamo prendere con i kosovari se dichiarano l´indipendenza. La chiedono da dieci anni. Che facciano un atto unilaterale è normale. Sono abituati a prendersi con la forza quello che non possono avere col diritto e in questa vicenda hanno avuto maestri e sostenitori blasonati. Che abbiano fretta è anche giustificato. Il potere di quelli che sono stati eletti da una minoranza sempre più esausta di kosovari (ha votato solo il 45% degli albanesi) si usura rapidamente e il tribunale dell´Aja non può aspettare in eterno.
Che Bush prema in questa direzione è comprensibile: vuole negare la soddisfazione di farlo ai suoi successori. Che la Serbia si opponga è come minimo doveroso. Le viene sottratta la sovranità sul cuore della propria identità nazionale. Potrebbe avere avuto promesse di regali, ma non si vede come si possa ricompensare equamente l´espianto del cuore da un corpo che vuole rimanere in vita. Che la Russia si opponga è comprensibile, non tanto per difendere gli interessi della Serbia, ma per salvaguardare i propri. Si capiscono molto meno la fretta e l´indifferenza dell´Europa, la culla del diritto internazionale, per le conseguenze sul quadro giuridico che si basa sulla sovranità degli Stati.
La concessione dell´indipendenza al Kosovo mediante imposizione internazionale frantuma questo principio e liquida l´attuale ordine mondiale. La Serbia potrebbe salvare il sistema concedendo l´indipendenza alla propria provincia ribelle. Sarebbe una vendetta cinese contro gli albanesi, ma un suicidio per favorire una comunità che finora l´ha soltanto bombardata. Sarebbe un´offesa anche per gli Stati Uniti che vedono nell´indipendenza un modo per disfarsi del sistema. Non sanno però come rimpiazzarlo. E per una volta sarebbe interessante saperlo prima di far scoppiare il bubbone.
FABIO MINI