Corriere della Sera 16 febbraio 2008, Marco Gasperetti, 16 febbraio 2008
E il futurista di Trevi porterà modelle nude. Corriere della Sera 16 febbraio 2008. Con il corpo sul treno e la mente alla tramvia, Graziano Cecchini si avvicina a Firenze
E il futurista di Trevi porterà modelle nude. Corriere della Sera 16 febbraio 2008. Con il corpo sul treno e la mente alla tramvia, Graziano Cecchini si avvicina a Firenze. «Viaggio insidioso – confessa l’artista futurista ”. Sono quasi certo che mi aspetta un foglio di via. Vogliono cacciarmi, intimorirmi, cancellarmi, impedirmi di manifestare il dissenso, bloccare la mia arte». L’arte del rosso «coloratore» della Fontana di Trevi e delle palline buttate giù da Trinità dei Monti, dovrebbe manifestarsi oggi, a mezzogiorno, alle Giubbe Rosse, storico caffè letterario di piazza della Repubblica. Arte alla Cecchini, naturalmente. Genialmente provocatoria. Anti- tramvia, alla vigilia del referendum, giorno del silenzio imposto per legge. E chi se ne frega. «Ci saranno sei modelle, tutte nude e dipinte – annuncia l’artista ”. E sarà scandalo, ve lo assicuro. Perché quei corpi, che faranno cose che mai avrete visto fare prima, quelle creature così deliziose e peccaminose, dimostreranno come il tram sia scandaloso e per niente delizioso. Sesso e moralismo, eros e politica, si uniranno. Con sorpresa finale ». E dedica a Giacomo Balla: «Vedrete la trasposizione dei suoi quadri nei corpi delle modelle e vi immergerete nella sua arte», promette Cecchini. Il futurista ieri sera ha fatto una timida apparizione, senza modelle, alla fiaccolata dei contrari al progetto del tram. Poi è tornato «nel bunker segreto», lontano dai fogli di via, pronto a colpire. «Stamani cercherò di raggiungere la città. E non sarò solo. A Firenze arriveranno altri artisti. E trasformeranno il centro storico in una grande istallazione artistica. Con uno slogan: tram, via». Ma come, un futurista contro una macchina? «Certo, perché la tramvia è una contraddizione in termini, una macchina antica, della quale i fiorentini si liberarono mezzo secolo fa. Il vero progresso è un altro: chiudere il centro storico al traffico e costruire bus navetta elettrici, ricaricabili con l’energia solare. Macchine perfette, che guardano al futuro. Anzi sono macchine futuriste». Marco Gasperetti