Avvenire 13 febbraio 2008, 13 febbraio 2008
Reclutava disabili kamikaze: arrestato direttore ospedale. Avvenire 13 febbraio 2008. Circuite e mandate nella totale inconsapevolezza a morire
Reclutava disabili kamikaze: arrestato direttore ospedale. Avvenire 13 febbraio 2008. Circuite e mandate nella totale inconsapevolezza a morire. E a uccidere. Ora, a distanza di quasi due settimane da quell’orribile attentato due donne affette dalla sindrome di Down fatte esplodere, forse tramite un telecomando azionato a distanza, in due mercati di Baghdad provocando così la morte di settanta persone , si è scoperto il possibile ”anello mancante”: l’uomo che avrebbe reclutato, per conto di al-Qaeda, le due ragazze. A finire in manette è stato il direttore vicario di un ospedale psichiatrico di Baghdad. Le forze di sicurezza irachene e i militari americani secondo quanto riportato dal Times di Londra hanno perquisito per tre ore il suo ufficio all’interno dell’ospedale psichiatrico al-Rashad e sequestrato numerosi documenti. In questo ospedale sono state per un certo tempo in cura le due donne kamikaze. In una corrispondenza da Baghdad l’inviato del Times Martin Fletcher racconta di aver visto le fotografie delle due attentatrici e che in uno dei volti «sono evidentissimi i tratti down» mentre nell’altro sono ravvisabili in modo «meno pronunciato». Il giornale non fa il nome del medico arrestato ma sottolinea che a dicembre il direttore dell’ospedale al-Rashad Ibrahim Muhammad Agel è stato ucciso nel quartiere Mansur di Baghdad, in apparenza perché «si rifiutava di cooperare con al-Qaeda». Ufficiali americani hanno detto al Times che gli attentati del 1 febbraio non sono i primi perpetrati da kamikaze disabili: al-Qaida avrebbe fatto già ricorso a terroristi ”inconsapevoli” almeno in una mezza dozzina di casi. Non solo, secondo fonti dell’intelligence inglese, la rete del terrore avrebbe fatto ricorso, sempre più frequentemente, anche a minori e donne. Il motivo? La ”penuria” di combattenti soprattutto stranieri ancora disposti a immolarsi. Pochi giorni fa sono stati rinvenuti alcuni video nei quali era ripreso l’’addestramento” di un pugno di bambini. Quella di ieri mentre rimangono senza esito le ricerche dei due giornalisti della Cbs scomparsi da domenica a Bassora è stata l’ennesima giornata di sangue per l’Iraq. Nella provincia di Diyala sono stati ritrovati i corpi senza vita di venti persone, mentre un attacco contro uno scuolabus ha provocato la morte di tre studenti. Sempre nella stessa provincia, otto miliziani di al-Qaida sono stati arrestati e sette autobomba sono state ritrovate la notte al termine di una serie di operazioni militari. A Baghdad invece è stato ritrovato ucciso un reporter iracheno, scomparso alcuni giorni fa. E ancora nella capitale, due persone sono morte e altre otto sono rimaste ferite in seguito ad un attacco a colpi di mortaio.