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 2008  febbraio 15 Venerdì calendario

Un Kosovo indipendente pone sul campo subito due questioni: una sul piano locale e una sul piano internazionale

Un Kosovo indipendente pone sul campo subito due questioni: una sul piano locale e una sul piano internazionale. Sul piano locale è in ballo il destino dei circa 120mila serbi che dopo la guerra del Kosovo hanno deciso di rimanere nella provincia a netta maggioranza albanese. Sono concentrati perlopiù nel Kosovo settentrionale al confine con la Serbia, nella zona della città di Mitrovica, divisa tra serbi e albanesi lungo il fiume Ibar e che si appresta a diventare una nuova Berlino. Da non dimenticare però le enclavi serbe attorno i molti monasteri ortodossi, spesso collocati lungo strade strategiche per i traffici che rappresentano la voce principale dell’economia del Kosovo. Uno di questi casi ad esempio è il monastero di Decani. In Kosovo sono ancora attivi i gruppi armati che fanno riferimento ai vari clan e da una parte e dall’altra si addestrano varie truppe paramilitari. Cruciale è anche la situazione nella valle di Presevo che è fuori dal Kosovo, in Serbia, ma è abitata da albanesi, collegati sia ai kosovari che alla minoranza albanese in Macedonia. Più distaccati invece gli albanesi di Albania, anche se l’Albania settentrionale, abitata dallo stesso gruppo etnico albanese kosovaro, potrebbe entrare nell’orbita del più avanzato Kosovo. Sul piano internazionale la Serbia può contare sull’appoggio della Russia, che da un lato approfitta della questione per estendere la sua influenza nell’area della ex Jugoslavia e dall’altra minaccia di riconoscere l’indipendenza autoproclamata delle enclavi russe nello spazio ex sovietico, Abkhazia e Ossezia del sud in primo luogo. Sull’altro fronte il Kosovo può contare sull’appoggio degli Stati Uniti e dei paesi europei che ospitano ampie comunità di kosovari (Gran Bretagna, Austria, Svizzera, Germania). I quattro grandi, Italia, Francia, Germania e Gran Bretagna sono intenzionati a riconoscere il nuovo Stato, a differenza di altri paesi europei come Spagna e Grecia, preoccupati per i propri movimenti indipendentisti. L’indipendenza del Kosovo sarebbe infatti un precedente favorevole a tutti i vari movimenti indipendentisti internazionali.